*» Introduzione. wvht* senz’«tempio l’attività piena di abnegazione spiegata da Bernardino come predicatore. In più di cento luoghi1 delle più divento provincie d’Italia egli ha annunziato la parola di Dio, «il dolce nome di Gesù *, qua fermandosi solo alcuni giorni, là molte settimane. Tutta la sua vita, tutta la sua attività consistette nel predicare. Con pieno diritto 8ull’affre«co a S. Maria in Aracoeli, nei quale con profondità e sentimento rappresentò la glorificazione del santo, il Pinturicchio potè mettere la sentenza: «Padre, ho manifestato il tuo nome a tutto il mondo ». Di solito 8. Bernardino parlava al mattino dopo aver celebrato messa, ma per lo più Kli uditori »i trovavano sul luogo fin dall’alba. Qualora le chiese non bastassero, il pulpito veniva eretto su d’una piazza aperta.1 Secondo il contarne dell’epoca, le prediche duravano spesso da tre a quattro ore: le serali talvolta si prolungavano fino a notte. I contemporanei elogiano specialmente la pronuncia pura di Bernardino e la vivacità della sua recitazione, nonché il suo gesto. A tutto questo si aggiungeva l’impressione della sua apparenza «M'elica, che alle «enti faceva ricordare san Francesco.* I suc-C'wii ottenuti da lui ispirarono a Pio II il detto che Bernardino • con** un secondo Paolo » aveva fatto risuonare la sua voce per tutta Italia. liW »*r*. Ital. «11 T. H»«um. Slrna ISV7). Hx> tratta In latm-iv UrU'attlrtià di lirroartUn» tm» tmdktlnn' Cf». atx-br Mav*ii» II, )St m ; K Prnnr-r«l. WatMt MariMm* t flivw IVI la MbltocraRa m IWnardlt»' «ta SMta al » aoror rat > In» a mietala : «tt. !.. Dotai, fi. fimutriUrna 4o fi in* ' *1 »»# »><•*#*>. l.wv* IMO; K llrrnT, Iter hi llrrmh»rdim roa Mena «f.. t f. il. irB 1012: A O. »‘«auuraa llimtu. *». Brrmmr4tmo \ /.Vloynran 41 fi. AmurWtao 4* Htm* * la mlMlin, la studi rrtfy««Mi iFtrro**) IV (l»W». W3*». : H Cesai. ». H mutr 4 ino a ratto*«. Prr4irorUm* «. rulla, noi Itoli. 4, Sor. 41 filarlo l'Urut a. Amltmort •«Vi* tlntS iTemmot. ? »r. XX Vm» {mk auiwntato 11 materiata «tolto t!»U: 1* l’»aoi*«.>* Maue |l>rinaut ) » Altrui (O. F. M,l. Vi* 4« gl. Ber-mordtm 4r tonr. T+*i» hit» ta Mil 4a jf KMr. R. »•* #><•»**» (MMmmm !a .Int. rrmmeiT. tu li (!»»>. ; * Ouwni. riI» tme4Um 41 #. Hoawilla* 4m DM* »ertilo «. I|M. I» lo temo IMI * V, | rlrmra ta AltMt» 19«. ' «tolto tatuar« tannwttaMl abalU ptrikto di IVrraanJlao a StoM *. T»m»»-.|i,ia» 96; t(|. Knna IS|, *1» Amnaa to tamltrto» 1. la toattawtaaaa ma'•«■!«**Bea ut Hueett. promené. V. aa U tdHara di Ha*« tü IVin> « l'rrdtra di » ttoraardlaa* pme» Vnn aa VII 1. «C flit Dratitm leomooroto di H «Irrmordtmm. la Rota. forte U T. » TtH atwt- n**«4s C«. «5.