244 Libro II. Capitolo L Martino V. 1417-1431. ia»<> con Lorenzo de’ Ponziani, che abitava pretino S. C«* « a Trastevere, non ostante I suoi doveri di madre e spo*a .- , trovare tuttavia tempo per i poveri e gli ammalati. K » f«n straordinariamente molto per alleviare i mali, onde all i *-* provata Roma, ma cade nel tempo del governo del papa cola» nette, nell’anno 1425, l’inizio di quella congregazione, eh- otc pure fiorisce »otto il nome d’Oblate di Tor de’ Specchi. Dulia fanciullezza Franccsca (nata nel 1384) era stata a! uU a visitare l’antica chiesa di S. Maria Nuova sul Foro, ove p«- *■»** devano al culto i Benedettini Olivetani. Nella prosperità e r ¿r versità ella non aveva mai tralasciato questo pio esercii. ogm giorno ve la si potea trovare e con essa altre nobili donne r« aa». >ue amiche ed imitatrici. Fu là, che nel 1425 Francesca («■ al» sue compagne la proposta di assoggettarsi ad un regola' di vita comune, come è possibile seguirlo stando nel monti a"* scopo di partecipare così ai meriti degli Olivetani. I-e am * è Francesca atterirono con letizia e in breve anche il gener. d»*-l’Ordine diede il suo consenso a che le pie donne sotto il - ■•» di Ohlatc (cioè spontaneamente offertesi) di S. Maria ai«" r* mifìrnzione in stretta unione col convento di S. Maria Nik> sero amimsse a partecipare delle preghiere e meriti dell’« ! » benedettino. All’esterno Francesca e le sue compagne non legate da null’altro fuorché da opere comuni di misericordia. > visita regolare della prefata chiesa, ove si recavano a corou in tutte le feste della Madonna, e dalla profonda venerazione, cfc» tutte nutrivano per Francesca.. Questo il principio della congregazione delle Oblate di T«’* & Specchi, che fu più tardi confermata e stabilita solidarr>«T Kugonio IV. Il nome accenna al semplice voto emesso dal--dtdate: l'oblazione *k Un propria perdona a «copi religioni. Il r'r*4'! tlel titolo deriva dal vasto edificio ai piedi del colle Capitolili fu un tempo l’abitazione della famiglia Specchi. Francesca » ♦ i comperato quella casa trasportandovi (marzo 1433) la coni <* zione, in cui dopo la morte del suo nobile marito Lorenzo Pw a*1 ella entrò non come fondatrice, ma come qualsiasi altra, eh* ■'m tutta umiltà chiede di venire ammessa (21 marzo 1436). La e** gregazione. a capo della quale Francesca venne eletta a mali »' della sita opposizione, viveva in somma povertà, t mezzi pori*** dalle prime Oblate erano stati esauriti per la compra della <*° * l’erezione d'una cappellata. GU era bensì vero che Franf^* aveva donato alla società due vigne da lei possedute fuori n"4 ma il lieve provento che davano non era in relazione coi Ua'T'3 delle «uom le quali a guisa d'angioli dei tribolati percorrevano ospedali e le vie della città distribuendo dappertutto conforti. mostne t soccorso efficace. La morte colpi Francesca non già •**