Libro II. Ca|iitolo I. Martino V. I4l7 l4.il arrecherebbe un'elevazione di grado e che ne il papa voleva tirt-una grazia, gli desse il permesso di ritornare in patria per m nm Inghirami condusse il suo ufficio alla Rota con tanta severità i ». stizia, che ognuno gli affidava volentieri la propria causa l isto-ritù di quest’uomo distinto era si grande, che ite qualcuno inU 4 appellare dalla sua sentenza non ni trovava chi assumesse d. arguire la cosa. Si soleva dire: «Gimignano ha deciso e n -i eV niente da fare ». Non ostante le sue molto rilevanti entrate t'inffe rami visse molto semplice e moderato. Prima di morire si •«•’l turbato per aver dato a un nipote mille fiorini, che gli erano »«-.sai dalle sue rendite ecclesiastiche e ptr questo motivo il coacirr w» prete, col consenso dei fratelli, destinò cguai somma dei suoi Va di famiglia per un oratorio di S. Girolamo, che egli venerava il nunlo speciale. Allorché, nell’estate del 1460, mori, i fratelli t< ■» mi«ki n, IT i MVtta •> Umilia lasnar & I«*»»*»» *■