4. Skanderbeg “ l’atleta di Cristo ” - Cure del papa per i Cristiani d’Oriente - Naufragio degli sforzi del papa per la Crociata - Associazione e caduta dei Borja -Ultimi giorni di Calisto III - Morte del Cardinal Ca-pranica. Morto il grande Hunyady non rimaneva sul campo di battaglia dell’occidente che un solo antagonista, il quale fosse all’&l-t-/.za dei Turchi; Giorgio Castriota, principe di Albania, noto tto il nome di Skanderbeg. * La storia di quest’eroe appellato <:a Calisto 111 atleta di Cristo, che per intieri 24 anni oppose vittoriosa resistenza alle truppe turche spesso 10 e 20 volte superiori per numero, si legge come un romanzo. Secondo il racconto usuale, quale ce l’ha tramandato il Bar-tius, Skanderbeg fu dal padre Giovanni Castriota dato in taggio ai Turchi ed educato nell’IsIam. In segreto però egli ri-naae fedele alla fede dei suoi padri. Essendosi distinto in modo •pedale in varie guerre, il sultano gli conferì un alto posto di comando. Allorquando, nel 1431, morì suo padre, egli chiese al sultano di succedergli nel principato paterno, ma il sultano volle telare per sè quella bella regione e consolò lo Skanderbeg con vuote promesse. Da allora Skanderbeg non attendeva che un’occasione per riacquistare la propria eredità. L’occasione si offrì Analmente dopo la sconfitta dei Turchi presso Nissa nel novembre del 1443. Allora Skanderbeg fuggì nella cara patria, tolse per astuzia la capitale Croja ai Turchi e in breve tempo si fece si- » IlEXTzmau;. fìyjantmrr und Ormamm ori». PftnoWlTCCH ( Scandir ttrg. HitiHi,graphie, Paris issi) enumera più di 200 opere che *1 occupano del principe di Albania (complementi in Rcv. rrU. 1KS2. I, -Iflii «*.). Ma quanto alla aulaui tutte queste opere rimontano al lltutnui, il quale, sebbene n«ti l'oc tempo ranco, attinse però a fonti contemporanee. Cfr. IIsa.m nell'articolo ‘■¡tato a n. 2.