112 Libro I. Capitolo 1. I papi in Avignone. 1305-1376. alla fine l’infermiccio e pauroso pontefice resistette vittoriosamente alle pressioni di tutti coloro che lo circondavano e del re di Francia, 1 che aveva mandato ad Avignone il proprio fratello, il duca d’Angiò, e se compì il ritorno in Roma, già da lungo tempo determinato, senza dubbio è da ascriversi alle infiammate parole che gli rivolse Caterina da Siena. Costei non ha provocato in Gregorio XI la risoluzione del ritorno, ma ha bensì cooperato essenzialissimamente al compimento di questo disegno.2 Le sue preghiere le sue esortazioni, le sue minacce diedero al pontefice la forza ed il coraggio di compiere la grande opera ad onta di tutti gli impedimenti. Per questa cooperazione di Caterina a liberare il papato « dalle mani del re di Francia » e a restituirlo nella sua residenza provvidenziale, la vergine favorita dalla grazia di Dio fu innalzata più tardi a patrona della città di Roma. II 13 settembre 1376 Gregorio XI lasciò Avignone e per la via di Marsiglia si recò a Genova. Qui Caterina sventò tutti i tentativi, che furono fatti per indurre il papa a dar di volta.3 La traversata verso l’Italia fu impedita da violente burrasche, in causa delle quali si giunse a Tarquinia solo il 5 dicembre. Tutti gli abitanti di quest’antichissima città etrusca con rami d’olivo in mano e cantando il Te Deurn mossero incontro al pontefice che approdava.4 Gregorio cominciò subito ad attestare la sua gratitudine facendo concessioni a coloro che gli erano rimasti fedeli.8 Egli rimase a 1 «Omnes cardinales de linima ista », scriveva •Cristoforo di Piacenza da Avignone il 17 luglio 1376, «sunt repugnantes, patres et fratres illud idem, et. audio quod ■dux Andegavensis venit nd imjpediendum motum si poterit ». Ohio I, 183. e Arch. stdr. ital. 5» serie XLIII, 92. Cfr. Hase, Cat. yon. Siena 140. Sciiolz 19 ss. Mibot 60, 66 ss. 156. 2 Cfr. Gerhart. Moines et Papes 66. Mibot 92 ss., 100 ss. Mionatv, Calda Siena e la parie ch'ebbe vegli avvenimenti d'Italia nel see. XIV (Fifenzc 1894); Tatjrisano £f. Caterina da Siena e Gregorio XI, nel periodico II Rosario. Meni. Domenicane VII (1920), 662s.; v. Secrendorff 109ss.; Chlsdow-sky, Siena II®, 97 s. 3 Cfr. v. Seckenkorff 124 ss. * Il viaggio del papa è narrato da Pietko Amelio in un poema assai dozzinale e spesso riprodotto (Muratori III 2, 690-704. ClACOKltrs II, 576-585. I>uchexse. Card. Franc. II, 437 ss. Bzovius 1376, n.3 1 s.). Cfr. A. Pebczzi, Storia d'Ancona (Pesaro 1835) li, 102; Herquet 63 ss. ; Schoui 20ss., 23 ss.; Archir. f. Litt.- uiul Kirchengesch. des Mittelalters VII, 326 ss. ; Livi, Il rice- vinwnto di Gregorio XI in Livorno in Misceli. Livornese 1S97 ; Kirsch, />"* Rukkehr xx ss., 169 s., 195 S.; E. Perrier, I)'Avignon à Rome, Itinéraire de Orégoire XI. in Meni, de t'Acad. des sciences, letlres et heaux-arts de Marseilles. 1910. 337ss. ; Moij.at 127s. e le note suUe fonti a p. 117 s.; Egidi. Croniche di Viterbo 341 s. : relazione di Cristoforo da Piacenza del 13 dicembre 1376 (Archivio Gonzaga in Mantova E. XXV, 3. Jasc. 1) in Ada Pontif. I, 1 ss. ; Mirot 156 s., 177 s. e la ** Relazione di Cristoforo di Piacenza del 13 dicembre 1376 (Archivio Gonzaga in Mantova E. XXV, 3, fase. 1). » Vedi Axwsnu in .Irc/i. d. Soc. Rom. XXXI, 150 ss.