Kugenio IV' « gli dicitori ecclesiastici tedeschi. decreti. L’istrumento di Magonza invece conteneva soltanto la .iuhiarazione di adottare le risoluzioni in esso (issate senza prori linciare l’obbligazione di metterle tosto in atto e di osservarle. I Tedeschi rimandarono inoltre la richiesta dell’approvazione del concilio, che i Francesi chiesero ed ottennero. La dichiarazione najuntina pertanto non fu una vera legge e bisogna dichiarare impropria la designazione che se ne fa di « prammatica sanzione ».* NVlla seconda metà dell’anno 1439 la neutralità tedesca fu bensì .!!-r:ormente svolta, ma essa non si sostenne per nulla come base -tato della chiesa tedesca ed anzi la confusione si fece più grande. Soltanto pochi principi seguirono i neutrali ed Eugenio IV come pure il suo emulo mantennero invece dopo come prima i loro fermi aderenti. Le più eminenti università tedesche, Erfurt, Colonia. Vienna, si espressero direttamente contro il dannoso ordinamento nuovo in severi pareri, ove si rileva, che questa • unione * dei principi neutrali non è affatto unione della nazione, l* <1 uale al contrario invece che in due ne è scissa in tre partiti Perorandosi così ancor più tutte le cose. L'università di Erfurt faceva risaltare che la così detta neutralità staccava la nazione da *atu la Chiesa: chi non ubbidisce nè al concilio nè al papa, si *' iojrlie non solo dalla Chiesa visibile, ma anche da Dio e dagli Apostoli. * Nel 1440 i sinodi delle provincie ecclesiastiche di Ma-ffwiia e Colonia rigettarono completamente la neutralità,* che »'eva non meno decisi avversari!, nei circoli del clero basso e delle fitti» dell'impero. Del resto molti fatti dimostrano, che gli stessi •W’tori. tostochè ne avessero vantaggio, non osservavano le di-*po*izi0ni della neutralità. • In questa oscillante condizione delle cose nulla di più naturale le due podestà rivali, il papa come gli scismatici di Basilea, rin-tw asterò sempre i tentativi per togliere la neutralità.* Da ultimo • vittoria nella lotta diplomatica, che s’impegnò, rimase ad Eu-r*nio IV, al quale ed all'uditore di Rota Juan Carvajal. mandato ■' ■‘»'oiarr »7. /»<«■ Slrllmmg trr ératachm I mèrrrtiUlm zmm llmtrl'r A wil ' l'ipdg ima» 47 «a. ; Drmtackc Kricknlagtaktcn XV. '«Il «s.. 437 «*.. Mi«». * «Tr. limi trite Hnirh'tagtaklr* XV. .Wrisn.. »«*-. !:»**„ -*•**! »■ Hai «3-v'1" >ito^r*«no di llreminvia