CrpAzioni cardinalizie di Niccolò V. 413 «ito (jua.'i altro che buoni cardinali. Nella prima creazione fatta lì 16 febbraio 1448 ricevette la porpora un solo prelato. Anto-m de la Cerda, ma nel dicembre del medesimo anno seguì la johMifazione di altri sei cardinali. Nella scelta di questi uomini *; pa!*';» chiaramente la mira di soddisfare alle diverse nazioni. U Germania fu onorata coll’esaltazione del geniale Niccolò di Casa. nel quale ai appaiavano morale riforma ed elevatezza in-v kiJuak*.1 Veniva dalla penisola iberica Antonio de la Cerda, mmo eminente per straordinaria dottrina filosofica e teologica, *»!’<> intimo di Niccolò V ed al quale venne affidata la legazione V.'U Mi rea d'Ancona e più tardi una missione alla corte del re è Napoli. La Francia ebbe due nuovi cardinali: Alain de Coetivy ♦ Jfan Kolin: pel primo, di sentimenti assai mondani, aveva interceduto re Carlo VII. Alain si cost russe a Roma un magnifico presso Campo de’ Fiori sulle rovine del teatro di Pompeo: Ittlin visse di preferenza in Francia, ove si occupò con liberalità Wa Littedrale di Autun e dell’ospedale di Beaune fondato da *»o padre. A questi 4 cardinali stranieri Niccolò V non accom-he tre italiani : il napoletano Astorgio Agnesi. il romano ktin Orsini e il proprio fratello Filippo Calandrini, eletto que-*J'ah mo dietro espresso desiderio del Sacro Collegio, ma. sebbene fosv persona molto egregia, pubblicandolo Niccolò V evitò qual-;*arola di lode. Anche l’Agnesi era degno della porpora : nella r*c*r-ZA della Sede e poi come governatore di Bologna s’era gua-speciali benemerenze. Fondò poi a Roma un ospedale. » II, n« In u^nr-k. Ori. la?. 1M«. «M »al i‘wa r. adito. melalo 8: la b*«t»tn*» Intorni* al nminiBn ptrwn fimum K*p. I®l m. r J awo l,:-<*. «la «’fr. Inolin- Ammaini M IVa tnll J. Whm In Jahrr*brr. rfrr fl.mi fJwDirl far #*«}. **'■ iWC. T*. SII. Prntahilmrtitr rm m «tato H»»to nKDuIr sii da !>>*«•• *** IV. ma ritmilo la petto (Mimi. Jakrh. XIV. 308). VimtuaMr W. altri cardinali »trainali da XtrrolA V rfr la «mml«- Eran. IL 10 II: ii. «»mi.; f-wwi in iv. m*.; sappi i-a»; vt*ru>aw 0« in. •n«rt vir«*, I- j SS: linna.it» Sfl«a.; Ruvmr III 1. SS«*,; liork.». francala 2*7«. Intorno a L Omini t. Ornun IM. al «Vola Ilo. U tarili* r I ««M rmréimmh (Palmna IMI) WS UKT.nl« Iwywklp *• AamI * turi, nprrr pur 4! /toma t Ileana IW3i ** «inaalo alia rmiitw tiri IM\ a Kim mmo «furili I dall |«r*c*d drl rmuu la IrHb. 4. far. IX. sm in 4 t«w: < lite «ncrr I* *r «tilt tramane»««» |*|«a ferii 1 ’’»wttnatw» — <||r wwrti *««■ Il ammaralo «pt«4rralr drl '•‘-tiftaV A Awd arano nrt Itti («fr. di lai «»mia. Cam. Ap. 81) nH 41 K. Marta sopra Mlurria * noamdr |»* aa afitm. ilWwrijuaralf dananartaln. di Mrt««ao da rari! Ila r*«tan drl ("Me In ara» tara «4 "*■**»» la pèrdi«; ▼. Sm*A»»o». JfdMM 1®. IM nnanl «Il MmU V col **■* "amanti trnltn In anodo 4*««l»»i< ««aurWm- l» Urtati 22* aa