Importanza della colonia trdonoa a Roma. cVt. '. r.ella prtfata basilica accennano a fondazioni di connazio- Ml C ni' da Martino V, i Tedeschi furono favoriti in modo smelare anche da Nicolò V, il quale credeva di non potere assolu-Ur •.!(* farne senza. Allorché, nel 1451, la peste ebbe portato via fì umore di egregi compatriotti. * Ara-or più del numero considerevole di impiegati Tedeschi in ( r.a, sorprende la grande quantità di commercianti, artisti, opera «e. di Germania, che nel secolo XV s'era stabilita neil'eterna e;".: Come ai nostri giorni l’emigrazione in America conduce ot-ni anno dalla patria al di là dell’Oceano migliaia di persone, o i in quei tempi colle sue grandi, ricche e sviluppatissime città tra l ltalia e specialmente Roma, che attirava i Tedeschi. Ivi noi li t'oviamo nelle più svariate occupazioni: sono commercianti, a -rgatori, cambiavalute, tessitori, orefici, argentieri, fabbricatori d -«ani. orologiai, copiatori e miniatori di libri, fabbri, vetrai. I' •T'.ai, mugnai, calzolai, sarti, sellai, pellicciai, barbieri. Che se i t'*> ìati tedeschi coprivano le cariche più importanti alla Corte ro-r na. i cambiavalute e commorrianti tedcechi, specialmente bava-■■‘II- merlandosi. avevano dui canto loro un posto molto influente Ila vita commerciale di Roma. Secondo Enea Silvio Piccolominl iX 1446 quasi tutti gli albergatori di Roma erano Tedeschi. Della santità degli alberghi possiamo farci un'idea se pensiamo che n dal tempo di Eugenio IV soltanto in Borgo si contarono 80 lo-— 41 Srtl «la In II. * «*««> la Sa* t i wriii«(*v Mn» natfirt» gwMn » «Mai» la Mr*n I. SI. 1*1 «MI a 11 MB Miti* Mi m 1*11«»» l»-t»nrg rV lin(t (m XTrr*4* V •Tf ■<)* II»«» III. •»pMmtn & Jtl II■*«■ 41 IMi II t'ttu* I* H■— Miti s«nM1 » illlrt MmW. ». Mr»n II. S il» ImMi» Brataust II*. MI. m Wut. Itrr t +mfm *+mim <3 « «• «MM Mwtl M IT — MI $*K1