¿M l.lbro II. Capitolo 1. Martino V. 1417-1431. e influenti uomini dell’eterna città.' Bella testimonianza dei sentimenti religioni é il testamento conservato oggi pure a H> ford «uà patria: esso è un prodotto del più puro amore • Dio t alla Chiesa e della più profonda abnegazione pel prossimo. Comodando con una preghiera il notevole documento interdice qual* a; spreco nel funerale, anzi penino qualunque distinzione nel sepolcro. Connota il vedere come lo DweVg, nono«tante la sua «pi* dida posizione al di là delle Alpi, non aia diventato forestiero all patria sua, poiché dei auoi beni egli dispone principalmente a va: taggio della sua città natale e dell'università di Colonia con due borse di atudio per le quali, oltre una caaa ad Herford, assegna in tutto 10,000 fiorini. Un’altra caaa sua nel luogo che gli diedi* i fiutali egli destinò ad oapizio pei poveri. Alle due chiese principa della patria aua legò per la fondazione d'una messa 400 fiorir, renani per ciascuna: «quella dei Santi Giovanni e Dionisio, in cu riposano i corpi dei miei genitori, riceve inoltre 200 fiorini ». Altr 200 fiorini dovevano servire a terminare la torre di questa chieaa. I libri lasciò alla chiesa di S. Pusinna. Nella chiusa del auo test« mento, veramente cattolico. Dwerg esprime il desiderio: «quanto ancora rimane dei miei averi e beni i miei esecutori dovranno distribuire in segreto tra i poveri conforme al conto da rendersi a Dio«.1 Onorevole testimonianza a favore della pietà dei Tedeschi viventi a Roma danno i molti nomi di benefattori portati dai cataloghi dei membri delle confraternite tedesche e dell’elenco dei benefattori di S. Pietro: parecchi altari poi dedicati a Santi te- » Vn*..t HI ila aura JS, Sa Kwrt rft l'ank-oio di EttS.t. Ortrkrlr W. «r falr» «a» *4**11 Hofr la trr min limiti* év li. Jlrkmmérr*» arila Wl*»' tmr «rawl/41. Orar*., trrw* «anrlr, I. 2M. 2SS. idi aniroil .«al» arila & •«•CUrO Ir .Irgli IUtlarpaM RI r tir Ha VwiMrt/l di IV« V aartr l^tpUrltnmil W! Arvimiì .»alma Ti• r libatati M Rmrà Wr*»* »"* I. IH lofi » gnat»« Ivi è «fcrtle n«ln> Iw.n * nttunrslr r>«hl> •“* »ani» mi intdlatvaw unir n>l aprir. 1. 23.7. Ivi «»ria» t*»7> efr aartir Juni tu. II*«.; /. irrHHI Or*-* XI.V, I»‘-« r Firn IV«rt»«fra SM h Wui ifaai» Saale 44i Ila (Mia la n««a dm» »Skrtall »(. «. Mt mi. »««f4»SI»a» laa ffaaa 94. Sa AH»»*“ Kurfc » niwtial Rat» da »Ma», arlar nfdna» patti i'aaiatall arllaaaW Hratinar (aprir ». Mutuai a la AfwMr. aaaaa aaatr. X. la»