Affluenza di pellegrini pel jriululeo. 431 »fetr e .suscitato vivo specialmente il bisognilo dell’abbandono «àgio* e di fede. Da ultimo la persona attraente e degna del poalefict- avrà essa pure mosso non pochi ad intraprendere il lungo ? gravo?o viaggio.1 Numerosi pellegrini intrapresero il pellegri-tiggio romano per la salute delle anime del Purgatorio.’ Come « comprende da sè, non mancarono neanche avventurieri e altri» cbt furono spinti al romeaggio da motivi punto puri* e che tornarsi» piuttosto peggiori che migliori. Severi ecclesiastici mette-*tao in guardia con sommo zelo dal molto pellegrinare ed anzi *u|*-riori d'ordini lo proibirono, perchè la vita più libera in »aggi non era senza pericoli per religiosi, ma spesso tali proi-binoai non furono osservate. * È interessante la posizione presa dal pepa di fronte a questi divieti. Allorquando il Cardinal Cu sa fa inte rrogato se senza permesso del superiore monastico fosse pellegrinare a Roma per guadagnare l'indulgenza, egli co-®un , •• ho vi «ti la Itnimirjv, l«lt. hirrhr I» IrUmé I. 57». (¡neratili ud fvIktrM ■ R>n«wi mmo U nni, tir /w«l»r*r ruprrrrim-m. tiw■tlrrmms 4i •Htnmtf tlar. Kraal inni. 41 Mk * Vti. INni, PrNnrM r*a Ut Ha 9t m.. 135**,, I3B*. * « Mrtl»r r*l «tMwtiraiis qaaai ladaicnala ». la*. Tkmmm* tnm *frHi u-TQv«»t>i 4S, A. a* Tt «*r»juw 57 a'Karaor-*** t. 33P. Tim» Mt, D* VuL MriUmn imht ». towi App «Sai. •* ini hmM drilo stalo poallAdm a ivroci* i*r •«. hmw ««aMltU lat-apfomi. dar bimaa invtnn> la 'la al mari (lituiK! «04, a. li. * Vìlrrfc,, il |aia rrrr* >8 Inlrli» I prik«ftBl da wwwlili |1> arti! tlbflM; ’’"4* hwt IV. 73 U HI fauriir al ClaMIn» aadar 11 W-Iiamla di MrroM V to'- ». Mf«|«u m4 Mari« «wnr la»«rati aB~n»nmi