te» a Vienna Federico III rinnovò solennemente questa dichla-nooor per «è e per le sue terre. * ma precisamente in questa dr-«HUaia ai fece chiaro quanto ai fosse lungi da una reale unione. Il re t»À pensava di dare maggior importanza allatto qui ricor-A*!' Ari pubblico riconoscimento di Niccolò V mediante l'assenso « r.i vr%ento dell'università viennese, e invece ivi egli trovò al ferie «¡wsizione. che do\ette minacciare la sottrailo»« dei bene-fili e irgli stipendi con altre pene. Allora i giuristi * I medici >narono l'opposizione e Analmente — ma soltanto perchè ♦ws retta e in certo qual modo cedendo alla violenta — anche la teologica si acconciò a »oddisfarr cogli artisti II desiderio W tv. Allorché, alcun tempo dopo, il cardinale Carrajal ai però a V maa conte legato di Niccolò V. apparve di nuovo l'attacca* dell'università al sinodo combattuto dal rr e dal papa.* &» • mili «entimenti erano allora penetrati non pochi dotti in Or* Che ae pur con queste circostanze Roma Analmente ri-|nn*» « sttoria. la cosa si drnette non in ultima Mann all'abilità. cui le difficili trattative furono condotte dai aaoé «enti II ttmyuio ne fu che il conte Palatino Lodovico del Reno. I duchi <** *"• «s - I m ,, « |U«CI I. ime Hnn. (»" «Sta»» *»*S»«a-r |Mr«Mra «• *4n • IWt l«e»i * "iwmw sirjurtio* »■»*!>» «a • * a*» » »H*. a (e> tl K«s #««• * o»«*» « hi » pn. V«*ee ir«* »«e«» 1 »»•■ «w ■>“— *» <*««*“ V «noe» 4M rise»t«st» «li —»»e «M «Ma* estesa» te*» *» «SU*«*1» «I •••»»a rsr» m ma« r i - - - e « «>«••* a "* 1 ' I*:». tit* e tomo tyefcw1—»»» t. «sera a» mm yshaarr •. («UHI L utmt M 91 M. «Tf k.»in «a M »««ari., tws ss. . *.«»,»» u. ****** '***' 11 *• »*»: MM» V Hi , a» Bwa iv n & Mar«, imi «10^1#. r^» u «