Favori di Calisto III ai ¡tuoi comiaxioiiali. ««a La potenza dei Borja e dei Catalani aveva preso un'estensione qua>i intollerabile dacché fu loro consegnato anche Castel S. An-feto. Ij» consegna di quest'importante fortezza avvenne il 15 marzo 1456 a tarda ora di sera, dopo che il papa ebbe minacciato delle più dure pene il castellano. Una straordinaria eccitazione si impadronì allora dell’eterna città, pensandosi che sol-Unto la convocazione d’un concilio ecumenico potesse provvedere. ' Essendo nelle mani dei Catalani tutto il potere militare e di poLzia, essi esercitavano un vero dispotismo. La giustizia era «capriccio: ogni giorno, scrive un cronista, avvenivano omicidii e liti, non si vedevano che Catalani. * »Di questo stato di cose il mvhio e malaticcio pontefice, come ci viene espressamente riferito. non aveva alcun sentore. • La sua attenzione era del conti-ano rivolta principalmente alla guerra turca ed egli credeva di potere abbandonare tranquillamente ai suoi cari nepoti le faccende di Roma.4 A i-Uto IV al Cardinal Rodrigo Borja : « Pio deaidcrlo tu» in toc |*rte pater ami prebente* amen «tini Ore. tue ut quondam Jaufridl dr llorgla militi* **' a -irta tal noe non fra! rum ri »ororum tvorun radarcra In wrl. b. Fram-larl Satire Valvntlur dioc. tumulata ri dirla «cri, «•»hamarl •* ad erri col-brtat. «it> t oca liuto b. Marte cjtudcm ville tran.ferrc lllaque eh ri aliano rttu la e*)lmn» per prearnlc*... Itet. Itoroac IITO «et. I<* • W4. hrer. li. t. 131. Archivio acereto pontificio. * Tati e «locate notiate trovami In • borila Ir t cariar del marco • aprila IfcVtl. oaatc (U da Vomìt <111. I1S al. il», la voi. V desìi Alti drlle • ■ deilimpcru. acric di Aoabach. f. CIK |U ocH'ArrhlvIo lm|«riaIr di M» *»*». ora nell'A re hi v lo rlrcoadarlale di Il a »ber «a. tn q««t“ *• «meato, di col la arri (tura ora ai A c«4 obliterata -he non «e «ic |«*»a |40 ■cifrai* con idrurcrxa qor«to e «jorl |awn, al lene : • * IMntM H. Ariseli. qiual dato» foli a pai-a et eolle*to nardi nallu» cpi«r«j*. I .urtarmi |»a Mi» l.| bora larda n »o*i«u vtdeikat t«~l «sui», bora a» .jih ¡opo ml.lt fra «lido Mal«aaa|or|ML eoi co» «•n«joral~^ rara» w maini al ab evroauaanlralinol. prtvalfaoU et Irreralarltall. (arala, ol ad «tato» .Ibi 'Oatraa ad auao. MlMitl; qol arto proara« caatro» n~4*aa»lt ri libero» pmml.it dlmittrr» liti qoro» depolarrt : Ione e« qoom ma «a. <«f .r» da Flr**>*e rii Ia*»k- Jl'e* KW. /£**. 1. « %, Fm4» timi alte Xatloaal» la Parlflt