Preteso di re Alfonso. *29 riportate. Bisogna confessare che non mancava di verità quanto diceva l’apologista del papa, e la storia deve lodare lo zelo, che svolse il padre dei cristiani per impedire ulteriori progressi di Mohammed e strappare numerose vittime alla tirannia dei Turchi.' Al principio del 1458 pervennero a Roma nuove notizie minacciose sul fermento in Germania, - ma non avvennero passi decisivi e da ultimo l’opposizione cadde da sè. * Cure forse anche maggiori dell’opposizione tedesca procurò al papa il potente re Alfonso, signore di Napoli, Sicilia, Sardegna e Aragona. Fin dal principio del governo di Calisto III aveva cominciato a intorbidarsi la relazione personale fra i due, che sulle prime fu considerata da tutti siccome molto amichevole. Re Alfonso, che potea gloriarsi d’avere la parte più essenziale nell’ascensione del papa, credette che il suo vecchio amico e confidente dovesse ora soddisfare tutti i suoi desiderii. Una delle prime domande del re manifestava già che egli non era peritoso nel chiedere: voleva che il papa gli lasciasse come feudi la Marca d’Ancona e altre terre della Chiesa.4 Ma Calisto non era disposto a violare il proprio dovere per amore al suo antico signore e rifiutò la conci -sione dei feudo. Altre differenze nacquero poi perchè per una .s rie di vescovadi delle sue terre il re propose persone, le quali •fon poterono venire confermate dal papa a causa della loro giovinezza e ignoranza e i conflitti s’acuirono ancora per la circo-nza, che in queste provvisioni stavano di fronte come aspiranti dei congiunti del papa e del re. Sarà stato a proposito di queste controversie che il papa disse: il re di Aragona governi i suoi reni e ci lasci il governo del supremo apostolato.s La tensione fra 1 Miohatjd, Oc neh. dcr Kreu::iigc (vera. ted. di Ij. 0. F6mtb. Quedlln-1 "¡r* 1831) VI, 242-243. £ certo che anche In ques^ scritU apologetici ricorre parecchio l'esagerazione e 11 sofisma; cfr. Dux I. 324, 32»02. 292 M. * Cfr. 11 * dispaccio cifrato di Ottone de Carretto (che vide lettere del cardinale d’Augslrarg al papa) a |t. Sforza, in data di Roma 27 gennaio 14fiH •Archivio di Stato in .Milano). 1 Voigt II, 247. Dbovsex II 1, 194». <,nWASun 2S*. * Plus II., Commcnt. 35. * Ara. Sw-vrus. Europa c. 58. Quanto alla controvenda kuì vescovadi tir. Putiva 736; Zuwta. Anna/et XVI, c. 8»; Hofler. R. de Boria 107 e un dispaccio dell'inviato veneto a Siena. FY. OVintarlnl. alla sua signoria In dnta 'lei a) agosto 1455 (discordia drcn la provvisione del vescovado di Valencia: