Inlrinluxiuni'. lui, specialmente dell’« Africa », delle ecloghe, lettere, invettive e della bell’opera «Sulla vita solitaria».1 Gregorio XI, il migliore dei papi avignonesi, ’ addimostrò in genere un interesse notevole per la biblioteca della Santa Sede* come particolarmente per l'eredità del mondo antico allora caduta mezzo in dimenticanza. Quando gli pervenne la notizia che a Vercelli era «tato ritrovato un esemplare di Pompeo Trogo, immedi;i lamento mandò a quel vescovo una lettera colla quale lo invitava a farne sollecita ricerca ed a farlo portare per un nunzio sicuro alla Corte papale. Pochi giorni dopo il medesimo papa incaricava un canonico di Parigi a fare ricerche nella biblioteca della Sor-bona di varie opere di Cicerone, di procurarne copie al più presto a mezzo di copisti intelligenti e di spedirne poscia le copie ad Avignone. * Le procelle che scatenaronsi sul papato dopo la mort*1 di Gregorio — così almeno pare a prima vista — non potevano che distrarre i papi dal favoreggiamento della rinascenza, la quale si faceva notare anzitutto sul campo della letteratura: in realt-pcrò appunto in questo periodo fu aperto a più grande numero di umanisti l'ingresso nella Curia romana. * Una più minuta osservazione di questo tempo, nella quale a vero dire occorre tener d’occhio anche l’epoca avignonese eh»' l’ha preceduto, metterà in chiaro le cause di questa progressiva penetrazione dell'umanesimo nella Corte pontifìcia, la quale aveva anche il suo lato pericoloso. Ma uno sguardo retrospettivo sulla storia dei papi dall'inizio dell'esiglio avignonese alla fine del grande scisma sembra voluto ancor più perchè senza vicina cognizione di questo periodo tanto pericoloso pel papato rimane intelligibile la |x*sterk>rc evoluzione. Nel corso dell’esposizione che faremo sarà poi mostrato come sotto Martino V ed Kugenio IV la rinascenza letteraria mise a » Il n*rn»«rabtl» tu»«» »U «ìrv*»ri.- XI. Il ast-io 1X74. è in )l» SMWCLU. Of-rrr (Padtna l«Cl|) VI. IOK; THKtXC*. ('ni. II. SSOflOU r*l KM* I. IU *> da Sttt*l.\xt> ari Jakrb 4rr firxibrk /. ktkr. OmcA m. Mlrrtmm «farad. XVIII ali ITT Mani. II. 21. ». i. * IIArUl nrl .MI A.- s-lrmU di Vlrnaa. kUlphtt M*** IJCV. sia * fi», Cmu*. HUI Mi Knm forniif I. 4M ml * Il lrt>ur» «Irti» do*« * Irttrw. rbr Intel dall'A rch I r I a »rgrct o p » a-t1 f I v I a, *, la Aiv n i r Z * I hiraatr II partnlo Mlonawr irurianw «otammt« baiati dr*ll Imranl al «rrrfcfia papa Ir Ona» prta>o di nM rnotarv Xawdri da Strada, aafc» di IVlrarva. rfcr «Ila Bar drt ISSA ed al prtlHlpto .VI 1V4» fa da l*pn t»1» ricxtn VI Malia!» (MoMarla * «pfirttfln al brrtl. I nii« V (Miai ad Ad-<**“ al IMi un alt» aakn «tri IVimrra. h»n«ni Bruni dr. Votar. ITinir>M>4tw II*. A ah Intona» a Zudil da Stratta r. Furuwrm. Ijttiirr iti r IVnuri mmn* l«li. III. tata*, r Vrauonn. don*»»* tW. IVtrrdkar« tW I