420 Alessandro VII (1655-1607). Capitolo IV. vescovo di Nanchino.1 Ai prescelti la Propaganda diede delle istruzioni piene di profonda saggezza, suggerendo il più possibili-adattamento alle condizioni asiatiche, invitandoli contemporaneamente ad evitare il Portogallo col scegliere la via di terra asi;i fica, a nominarsi un procuratore in Roma e ad erigere in Parigi un seminario per educare sacerdoti per le missioni.2 La fondazione di un tale istituto di preparazione alla vocazione missionaria era stato approvato dalla Propaganda, su preghiera di Pallu, Lambert e Lavai, già nel 1658;3 ora i nuovi vicari apostolici con l’aiuto di generosi benefattori, prima della loro partenza, nel 1660 poterono dare l’autorizzazione a fondare il seminario di Parigi e aprirlo nel 1663. Un edificio adatto era stato acquistato dal vescovo carmelitano Bernardo di Babylon.4 Mentre una patente regia del 1663 approvò, per quanto riguardava lo Stato, e provvide al l’impresa, così il nepote del papa, Flavio Chigi, nella sua qualità di legato per la Francia, concesse il 3 agosto 1664 l’approvazione ecclesiastica e pontifìcia.5 Nello stesso anno e nel seguente, un Breve pontificio ai due vicari regolò la situazione per il caso che uno di loro morisse. Siccome Cotolendi non era più fra i vivi, tale disposizione si imponeva da sè.8 Era sorto così un nuovo istituto, il quale doveva essere, non soltanto base deU’attuale prevalenza francese nell’apostolato fra i pagaui e dare alle missioni dell’estremo Oriente un potente im pulso, ma che era anche sotto molti punti di vista d'importanza fondamentale: per la prima volta era stata creata una propria gerarchia delle missioni, spezzato il monopolio missionario por toghese, ammessi alla gerarchia missionaria i sacerdoti secolari, avviata la formazione di un clero missionario indigeno.7 Anche la più forte partecipazione della Germania alle missioni, special mente in seno alla Compagnia di Gesù, in nesso coll’abolizione, o, coll’attenuazione delle limitazioni portoghesi, risale al tempo di Alessandro VII.8 • Cfr. Launat I 45 s. s Ills pontif. 1*. Il 115 ss., e Collect. Propag. I 42 8. Inoltre Launa Y I •Iti ss., e PtEPEii nella Zeitschr. fiir Missionswiss. 1922, 34 s. 1 Cfr. Launat I 39 s. 4 Ivi 51 ss., 75 ss. 1 Ivi 81 ss., Cfr. Letourxeau, La mission de J. J. Olier et let jondation* des grands séninaires en France, Parigi, 1906, 228, 363 s. • /«« ponti/. 1 340 ss., 353 ss.; ¡Sull, patron. Portua. II 103 ss. Cfr. J.vxx 221 s. Vedi Lausay I 36 ss.; Kilgkr nella Zeitschr. tur Missionsiciss. 1922, 27 s. • t fr. Huondkr, Deutsche Jesuiteinnissionare des lì. u. IH Jahrh. (189Í* 17 ss. Ivi 21 la circolare del generale dei gesuiti Oliva in argomento del 29 novembre 1664.