082 Clemente X (1670-1676). Capitolo VI. pace con zelo immutato. Egli non ne raccolse dal cardinale D’Estrées se non scherno e da Luigi XIV fastidio, in quanto il re propose come luogo del congresso prima Breda, quindi Nimega, città di popolazione prevalentemente calvinista, in cui un rappresentante del papa non avrebbe potuto comparire che con difficoltà. 1 Vi si vide a ragione un segno, che la Francia non desiderava la mediazione imparziale del papa.2 Poiché Clemente X sperava ancora in un miglioramento di disposizioni, venne procrastinato l’invio di un rappresentante pontifìcio al congresso della pace, e nell’aprile 1675 dato ordine ai nunzi di Vienna, Parigi e Madrid di adoperarsi per la scelta di un’altra sede del congresso.3 L’inviato spagnuolo propose l’espediente, che il plenipotenziario papale si recasse in una località cattolica vicina a Ximega.4 11 papa si occupava giorno e notte della mediazione di pace, dalla quale sperava anche di ottenere vantaggi per la religione cattolica. Al principio dell’ottobre 1675 egli decise d’inviare per questo scopo nunzi straordinari a Parigi, Vienna e Madrid; l’ompeo Varese, arcivescovo di Adrianopoli, doveva recarsi da Luigi XIV, Luigi Bevilacqua, patriarca di Alessandria, a Vienna e Pietro, arcivescovo di Xicomedia, a Madrid.5 Poiché il nunzio di Parigi, Fabrizio Spada, era divenuto cardinale, il Varese, dopo compiuta la sua missione per la pace, doveva succedergli come nunzio ordinario. Luigi XIV, però, richiese, che fossero proposti al re per mezzo del cardinale Bonsy, « tamen ad omnia respondisse dicitur ìmllam cardinali de Alteriis redeundi in gratiam fore viam, nisi sequestri et mediatore suo in urbe legato regiorum consiliorum maxime conscio ». Gl'iniziati credono, « regein nempe hoc toto pontificatu iram demonstraturum, ut Alte-rianas quas appellant creaturas, ad summuin gradum aspirantes metu offen-dendi regi» ab earum promotore aliena» reddat ». Ciò non ostante il cardinale Altieri cerea con ogni mezzo di riottenere la grazia del re di Francia, « nec tamen proficit hactenus ». Relazione del cardinale d’Assia a Leopoldo I del 7 settembre 1675, Archivio di Stato in Vienna. - Nella stessa relazione la notizia: un vecchio di 104 anni, di Padova, venne condotto martedì passato innanzi al papa, « ubi de vita et vivendi ratione ultro citroque dictis, tandem senex donatus a sene dimissus est ». 1 Cfr. GÉRIN II 637 ss. 1 Vedi Levixson, Nuntiaturberichte II 181. s Vedi * Cifra al Nuntio di Spagna del 20 aprile 1675, Nuiiziat. di Spagna 139, Archivio segreto pontificio. Cfr. ivi la * Cifra del 15 giugno 1675. Vedi anche il * Breve a Luigi XIV del 27 giugno 1675, Epint. IV-VII f. 269, Archivio segreto pontificio. * Vedi la ’lettera di P. Moeenigo ad A. Contarmi del 18 maggio 1675, loc. cit. 1 Vedi i * Brevi a Luigi XIV, airiinperatore ed alla regina-reggente di Spagna del 5 ottobre 1675, Episl. IV-VII. loc. cit. L’* « Instruttione per li Nuntii straordinarii spediti alle corti per procurar la pace» nel Cod. 381 della Biblioteca di S. Croce in Gerusalemme di Roma. Alcuni passi di essa in LXmmek, Zwr Kirchengeseh. 30.