132 Innocenzo X. 1644-1655. Capitolo III. Se con tali frasi il Cromwell riuscisse a tranquillizzare la sua propria coscienza, è domanda oziosa; certo è che i moniti che venivano da quelle labbra da lungo tempo non facevano più alcuna impressione sugli Irlandesi, cosicché ancor oggi in Irlanda il suo nome desta ribrezzo.1 Purtroppo anche la parola dei vescovi non ebbe successo. Ancora una volta i prelati intervennero nelle sorti dell’Irlanda, quando il 12 agosto 1650, in un’assemblea di James town si rivolsero contro il cattivo genio dell’insurrezione irlandese, contro Ormond, l’equivoco luogotenente del re, e proibirono, pena la scomunica, qualunque contatto con lui.2 Ormond dovette veramente abbandonare il suo posto e il paese, e un cattolico, lord Clanricarde, subentrò al suo posto,3 ma questo cambiamento di persona non potè mutar nulla del destino dell’Irlanda, come vane furono anche le grida di soccorso che vennero rivolte al duca di Lorena.4 La sottomissione dell’Irlanda prese il suo corso, e, dopo la sottomissione, avvenne quello che i vescovi avevano profetato all’infelice nazione. Come i prelati avevano ricordato ai propri aderenti fin dall’anno dopo l’insurrezione del 1641, era stata presa dal parlamento una deliberazione che dichiarava decaduti due milioni e mezzo di iugeri di terreni in Irlanda in favore dei Cavalieri « erranti », che avessero anticipato al governo denaro per la conquista del-l’Irlanda.6 Quando la vittoria del parlamento fu quasi completa, si pensò all’esecuzione di questa misura;6 un’assemblea di ufficiali e cittadini ne fece preghiera il 17 aprile 1652, poiché altrimenti avrebbero dovuto temere che l’ira di Dio si riversasse su di loro, avendo l’Inghilterra trattato troppo mitemente gli Irlandesi,7 e il 12 agosto 1652 passarono in parlamento le leggi di colonizzazione,8 leggi invero ben atte a far cessare del tutto simili scrupoli di delicate coscienze. Le leggi erano la sentenza di morte dell’Ir-landa. Li esse gli abitanti del paese vennero divisi in otto classi. Le prime cinque abbracciavano tutti coloro che aveva comunque partecipato all’insurrezione e allo spargimento di sangue del 1641; in particolare venivano nominati come tali anzitutto i membri dell’assemblea generale di Ivilkenny, inoltre i Gesuiti ed altri sacerdoti che erano subornati dal papa, come pure una lista di per- 1 GaRDINER, loC. cit. II 40. 2 Ivi 44. 3 Ivi 44 s.; Bellesiieim II 498 ss. * Bonn II 7. 5 Dal 1651; Gardiner III 297. 6 Ivi 303. 1 Contenuto ivi 298 ss.; Bonn II 29 ss.; Testo in Lingard X 422-428. 9 « No such deed of cruelty was ever contemplated in cold blood by any State with pretence to civilisation» giudica Gardiner (III 299). Bonn (II 31 not.) cerca di scusare.