La decorazione di Ponte S. Angelo.
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che aveva lavorato per tanti papi, si trovava tuttora al culmine •Iella sua attività. Clemente IX, subito dopo la sua elezione, gli iitìdò, oltre il compimento del braccio sinistro del colonnato di s. Pietro, la decorazione di Ponte S. Angelo. Clemente VII vri aveva 'atto collocare le statue dei principi degli apostoli Pietro e Paolo.1 In occasione del ricevimento di Carlo V da parte di Paolo III nel : 536, Raffaele da Montelupo adornò ponte S. Angelo con quattordici ligure in terracotta.* Al loro posto dovevano ora subentrare l<i statue di marmo in grandezza superiore al naturale di dieci ingeli con gl’istrumenti della Passione. Difficilmente si poteva ••usare una decorazione più adatta di questa Via Crucis per il ponte monumentale, che doveva esser traversato da quanti pellegrinavano al santuario del Principe degli apostoli. Era la cristianizzazione di un monumento dell’antichità pagana, simile quella già compiuta colle colonne imperiali e gli obelischi da ' V.
   Con zelo giovanile il sessantanovenne Bernini si mise al lavoro. Due statue, l’angelo colla corona di spine e quello coll’iscrizione della croce, furono eseguite da lui personalmente.3 Il papa non volle, però, che questi lavori splendidi fossero sottoposti alle intemperie; essi furono sostituiti sul ponte da copie, eseguite da Paolo Naldini e Giidio Cartari, gli originali furono collocati più tardi nel coro di S. Andrea delle Fratte.4 Le altre otto grandiose statue di marmo furono eseguite su i disegni del Bernini da Cosimo Fancelli, Antonio Raggi, Domenico Guidi, Ercole Ferrata, Antonio Giorgietti e altri scolari del maestro. Anche critici severi di questi angeli dalle vesti svolazzanti ammettono, che essi, visti nell’insieme, semplicemente come decorazione del ponte, fanno al sole lucente del sud il migliore effetto. La mollezza propria, specialmente nelle figure femminili, del Bernini è anche qui talmente accentuata, che dalle linee si sprigiona quasi una sensazione musicale.® All’angelo slanciato, che porta il legno della Croce, eseguito dal figlio del Bernini, Paolo, sembra che abbia collaborato il maestro stesso.*
   Nel luglio 1668 il papa andò a vedere le statue nello studio del Bernini, ove anche si avvicinava a compimento la statua equestri! di Costantino ordinata da Alessandro VII.7 Il 12 gennaio 1669
    *	Cfr. la prrwntc Opera, voi. IV 2, p. 529.
    1 Sulla decorazione d allora di Roma, vedi la presente Opera, voi. V IffU Kit.
   ’ Vedi Balmììucci ed. Kiegl 274.
   4	Riproduzioni in F ranchetti 3iH5, 367 e Ricci, Rama Ha rocca 373.
   *	Vedi Bkrcker, Harorkr» Rnm 101; Ricci, loc. cit. 372.
    *	Vedi Fraschetti 370 ».
    ’ La domenica, cosi racconta un * .Irri» del 28 luglio 1608, il papa andò a vedere 1’« ornamento, che fa fare alli capi e sponde del Ponte 8. Angelo di travertini bianchi tramezzati con fineatre ferrate, e «opra a piedestalli principali