Le pretese delle eorti nelle nomine cardinalizie. 565 era tornato da poco alla Chiesa.1 Ma anche adesso a Parigi non si fu soddisfatti; anzi si patrocinò col più grande ardore la candidatura di Cesare d’Estrées, così inadatto alla porpora come il Bouillon. Il papa, che nel primo caso aveva dovuto cedere a cagione della guerra turca, questa volta declinò tenacemente la promozione come impossibile.2 Altrettanto fermamente Clemente IX si comportò colla corte di Vienna. Allorché la Francia si adoperò per la candidatura del duca d’Albret, e in conseguenza anche la Spagna patrocinò l’ammissione nel sacro Collegio del gesuita Nithard, il cardinale d’Assia aveva suggerito a Vienna, che anche l’imperatore si adoperasse per un cardinale.3 Venne proposto l’abbate di Fulda, marchese Bernardo Gustavo di Baden-Duxlach.4 Ma le premure fatte a suo favore non ebbero nessun successo. I motivi, per cui la nomina di un cardinale imperiale doveva esser riserbata a tempo ulteriore, furono esposti particolareggiatamente all’imperatore dal nunzio di Vienna Pignatelli. La presa in considerazione dei desideri della Francia e della Spagna era una grazia del papa, fatta per il bene della cristianità, a causa dell’aiuto contro i Turchi; da questa prova di favore Luigi XIV doveva essere infiammato ad ancor maggiori prestazioni guerresche per la salvezza di Candia, giacché c’era pericolo che Venezia concludesse la pace con i Turchi e così abbandonasse ad essi anche l’Italia ed i paesi dell’imperatore. In quanto all’atto di favore fatto alla Spagna, il papa si era trovato forzato a contentare questa potenza alla pari della Francia. Al papa incombeva l’obbligo di tutelare in questa prima creazione la libertà della Chiesa e di agire non per i sovrani, ma per sé. La sua condotta era stata solo un atto di favore, e per i motivi addotti 1 Vedi P. Reyssié, Le card, de Bouillon 1047-1715, Parigi 1899, 39 g. .Sulla conversione del Turenna vedi Floqcet, Vie ile Bostuet 111 196 8., 263 8. * Vedi la * Lettera autografa di Clemente IX a Luigi XIV del 24 settembre 1669, Ami. 45, t. 41, p. 152*>, Archivio segreto pontificio; Gérin II 368 s. Sui motivi della nomina del Bouillon è detto nella * Cifra al Xuntio di Spagna del 5 agosto 1669: « Non solo N. S. ha havuto riguardo ad impedir la pace de’ Venetiani col Turco nella promotione del card, di Buglione, ma ha sperato che impegnandosi il Re Christianissimo nella difesa di Candia, anco per l’avvenire sarebbe ciò di gran sicurezza alla conser-vatione della pace fra le due corone». Xunziat. di Spagna 136, loc. cit. * Vedi la * lettera del cardinale d’Assia a Leopoldo I del 19 gennaio 1669, Archivio di Stato di Vienna. Più tardi il governo spagnuolo volle accreditare p. Xithard come ambasciatore a Roma, il che fu rifiutato da Clemente IX, perchè un religioso non poteva mai divenire ambasciatore; vedi * Cifre al Xuntio di Spagna del 6 e 20 luglio 1669, Xunziat. di Spagna 136, loc. cit. Sul Nithard cfr. Ab TRA in VI 102-117; Dumi III 823-835; Hist.-polit. BUMer XCVIII 139 s., CLIV 465 ss. ‘ Vedi A re Alt- jur ósterr. Ge*eh. XX 293 s.; RCbsam, Kard. Bernh. Gustav von Baden, Fulda 1924.