Clemente IX (1867-1669) Capìtolo I. Vaticano. Tuttavia,1 mentre si era dubitato durante il conci ho il Rospigliosi fosse in grado di sostenere le fatiche delle fun. ecclesiastiche, nel primo anno del suo governo la sua compit a • nì manifestò per questo rispetto così forte da sorpassare papi j sani e più robusti.2 Il 26 giugno 1667 fu celebrata Pincoronazi' e il 3 luglio la presa «li possesso del Laterano.3 Finora ogni nuovo pontificato aveva portato con sè mi ca biamento più o meno grande d’impiegati. Clemente IX non volle saper nulla. Eccettuati alcuni posti più alti, egli cons< : la maggioranza degli impiegati del suo predecessore.4 Divei Maestro di camera Emilio Altieri, confessore il gesuita Ambro Spinola, datario il cardinale Pietro Ottoboni,8 segretario di St. Decio Azzolini, gli ult imi due membri dello « squadrone volani la influenza dei quali fu anche altrimenti assai grande, per« passavano come i due veri autori dell'elezione.* Accanto all’Az lini venne presto come Cardinal nepote Giacomo Rospigliosi, signito della porpora il 12 dicembre 1667. Questo figlio di un f tello del papa, si trovava al tempo del conclave internunzio a Bruxelles. Dopo il suo ritorno rimase, sebbene esperto di alt ri diplomatici e già in età di 38 anni, sotto la direzione dell’Azz« -lini.7 La direzione vera e propria degli affari di Stato se la riserb il papa medesimo.® L’entrate attribuite al nepote furono modest-Anche riguardo agli altri parenti Clemente dette ascolto alle ammonizioni del cardinale Pallavicino moribondo;® egli ruppe con il costume di provvedere i nepoti a spese dello Stato, e con que.-inflisse al nepotismo un colpo sensibile.1' Il papa si ricorda di tutto il mondo, salvo della sua famiglia, scrisse il duca di Chaulnes, eh vide svanita la sua speranza d’influire sul papa attraverso i co giunti.11 Clemente IX procedette nella faccenda delicata con tatto 1 Vedi Bildt, Un banchetto al Quirinale nel seicento, Roma 1901, 1"- * Vedi la relazione degli inviati lucchesi in Studi e riocam. XXII 232 *- * Vedi Cancellieri, Possessi 275 ss. * Vedi la relazione degli inviati lucchesi, loc. cit. 234. Segretario dei Brevi ai principi rimase l'arcivescovo fiorentino Francesco Nerli; vedi • RpiM.U Archivio segreto pontificio. Anche G. F. Nini rimase d* principio maggiordomo; solo nel 1669 gli successe B. Bocci; vedi Morosi XI.I 2',s ® • A friso del 25 giugno 1667, Archivio segreto pontificio; .Morosi XIX 138. XLI 135; Quirini in Berchet lì 332. Il * R«*'1'’ di famiglia di Clemente IX, in data 1° novembre 1667, nel Coti. Chig. 1. H ■***■ Biblioteca Vaticana. * Vedi la relazione degli inviati lucchesi in Studi e docum. XXII 233. ’ Vedi Qcirixi in Berchet II 331; Richard nella Rev. dhist. etri** XI 737. * Vedi la relazione degli inviati lucchesi, loc. cit. 235. * Vedi sopra p. 541, n. 1. '• Vedi Brosch I 435; Chlkdowski II 272. " Vedi Uf’.RIK II 277.