510 Alessandro VII (1655-1(567). Capitolo VI. yersità venne provveduto con l’erezione di sei nuove cattedre; quattro di esse servivano alla scienza giuridica e sono da considerarsi come rinnovamento di un’istituzione già antica, una quinta era dedicata alla teologia di controversia; la sesta, quella per l'insegnamento della storia della chiesa è una creazione del tutto nuova del lungimirante Alessandro VII.1 Dopo che il papa, il 29 settembre 1659, ebbe tutto visitato, il 16 novembre 1 tifili ebbe luogo la solenne consacrazione della chiesa dell’uni versi t, . 8. Ivo, creazione del Borromini,2 per mano del vescovo di Savona Lorenzo Gavotti. Il giorno seguente il papa aprì in persona la nuova università; dei professori che tennero allora discorsi celebrativi 2 portano un nome noto: i professori di siriaco ed arabo, Abramo Ecchelensis e Ludovico Maracci.3 Oltre la biblioteca Alessandrina per ordine di Alessandro venne portata a Roma ed incorporata alla Vaticana nel JiiàT una collezione molto più importante, quella cioè dei duchi d'I'r-bino, i cui successori legali erano ora i Papi. In ogni caso questi tesori erano in Roma più sicuri e più facilmente accessibili a dotti. TI valore della biblioteca venne stimato 7400 scudi, ma il Papa diede alla città d’Urbino un’indennità di 10.000 scudi.4 In quei tempi non era difficile di raccogliere preziosi manoscritti, poiché i proprietari non ci tenevano gran che a possederli, trovandosi lo stesso contenuto in libri stampati e più facilmente- leggibili. Alessandro VII che sapeva apprezzare l'eredità dei tempi passati nella loro importanza, era un diligente collezionista di manoscritti. A tutto quello che nella sua città natale, Siena, era ancora rimasto dell’eredità letteraria dei papi senesi Pio II e III egli aveva già dato una scorsa nei suoi anni giovanili e ciò che era più prezioso aveva incamerato alla sua biblioteca.5 1 suoi viaggi in Francia e Germania gli offersero l’occasione di aumentare ancora questi preziosi tesori; s’aggiunse io poi manoscritti dai conventi italiani e così si formò una delle più preziose biblioteche di Roma, la biblioteca Chigi.6 1 Ivi 159; cfr. 179 8. * Vedi sotto p. 5;ì4. * Renazzi III 166. 4 Valenti, Sul trasferimento della Biblioteca ducale di l'rbiiio a Boi«“-Urbino 1878. (Difesa «lei Papa contro un attacco nella) li ir. Europ. del 1° o'1" bre 1877; F. Raffaf.i.li, La imparziale e veritiera istoria della unioni'