414 Alessandro VII (1655-1667). Capitolo IV. «»gli divenne il restauratore del suo vescovado, al quale assicuro per sempre il suo carattere rigidamente cattolico.1 Le conversioni di alti personaggi all’antica chiesa, incominciate dopo la guerra dei trent’anni già sotto Innocenzo X, conti nuarono anche sotto Alessandro VII, benché col cambiamento della confessione andassero spesso congiunti i più gravi svantaggi. L’arcivescovo di Cosenza, nunzio di Colonia, eresse perciò in questa città un alunnato per aiutare i convertiti, istituto già sorto sotto Paolo V, ma che poi era stato distrutto dalla guerra.-' Fino nell’ambiente dei principi l'indigenza era la conseguenza della fedeltà alle proprie convinzioni, per le quali molti di loro si rivolgevano di nuovo all’antica Chiesa. Così il duca Alessandro Enrico di Schleswig-Holstein si vide ripetutamente costretto :i chiedere al Papa dei sussidi in denaro, perchè con la conversione aveva perduto i suoi beni patrimoniali.3 Anche al duca Cristiano di Mecklenburg-Schwerin, il quale ritornò alla Chiesa nel 1663r dovette venire in soccorso l’imperatore, su preghiera del papa, e altrettanto si fece col duca Giovanni Federico di Braunschweii; Lüneburg, i cui parenti protestanti molestarono duramente il convertito;4 solo quando nel 1665, dopo la morte del duca Cristiano Ludovico di Celle, arrivò al governo sui paesi di Kalen-bcrg-Götting e sul principato di Grubenhagen si dovette finalmente permettergli, come signore del paese, in base alla pace di Vestfalia, l’istituzione a corte del culto cattolico.® A suo elemosiniere Giovanni Federico nominò colui che era stato finora il suo cappellano di corte, Valerio Maccioui da San Marino, che la Propaganda e il Papa nell’aprile 1667 nominarono vicario apostolico per i territori di Kalenberg-Gòttingen e Grubenhagen. 1 Vedi Karl TÜCK1NG, Gesch. des Stiftes Münster unter Chr. B. r. Galcr Münster 1865; IIÜSlXG, Chr. Bernard, ein kath. Reformator des 17. Jahrb. Paderborn 1887; Zeitschr. für raterl. Gesch. (della Vestfalia) XI.V 11*» I. Minn, Die Lebensbeschreibung des Fürstbischofs Chr. B. f. Galen (Iti" • llildeslieini 1907; Kkrkkrixck, Alt-Westfalen, Minister 1913, xix s.; ScllMi-plin nella Rom. (Juartalschr. 1927, 379, 395 s., e nella rivista * Westfalen 1928. * Vedi la »lettera dell'arcivescovo di Cosenza, in data, Innsbruck 13ottobre 1659, in -Vunziat. di Colonia 31 p. 180 s.; Archivio segreto pontificio . 1 Vedi Lkvinsos, yuntiaturberichte I 645, 649, 673. Cfr. il • Breve td Alessandro Enrico, in data, 16 febbraio 1658, K/tist. III-V Archivio segreto pontificio. * Vedi I.kvisson loc. cit. 781, 782. La «Facultas absolvendi ducetti Cbri-sfiammi Mekelburgensem » nel Bull. XVII 187. Sull'intercessione del Par» presso l'imperatore in favore dei due duchi convertiti vedi le * Lettere del segretario di Stato di P. Alessandro VII all’abbate Frane. Ant. Galli ¡uterini litio appresso la M. dell'imperatore Leopoldo I, in possesso della Biblioteca della Società di storia patria di Xapoli. 1 Vedi Spittkr, Gesch. Hannovers II 280 8.