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Alessandro VII (1655-1667). Capitolo IV.
e<l ora come papa partecipò vivamente a tutti gli avvenimenti di colà. Così dopo il grande incendio del 1656 soccorse con una somma di danaro la città d’Aquisgrana.1 Le sue cure erano anzitutto dirette allo scopo che la religione cattolica nell’impero non soffrisM-ulteriori perdite.
   Dopo che il 2 aprile 1657 era morto improvvisamente l'imperatore Ferdinando III senza regolare la successione, il papa il 30 giugno e ancora una volta il 6 ottobre raccomandò a tutti i principi elettori cattolici di salvaguardare nella nuova nomina gli interessi della religione.2 L’esortazione veniva a proposito, poiché il Palatinato elettorale esigeva l’elezione di un imperatore protestante.3 Caratterizza la situazione d’una Germania,4 che sanguinava ancora per mille ferite ed era lacerata da interne discordie, l’ingerenza dell’estero in questo aliare interno. La Svezia, il Mazzarino, il Croimvell erano d’accordo che nessun germoglio della casa d’Absburgo dovesse ascendere il trono imperiale.® Cominciò una lotta diplomatica intensissima. La Francia, ove per poco tempo si pensò ad una candidatura di Luigi XIV,8 impiegò tre milioni e spedì i suoi migliori diplomatici Grammont e Lionne alla dieta elettorale in Francoforte.
    Alessandro VII non voleva da principio ingerirsi nella lotta elei turale; senza decidersi per un determinato candidato, raccomandò soltanto che egli fosse tale, da possedere la potenza necessaria per conservare la religione cattolica. Nell’interesse della Chiesa e della Germania cercò anche di accelerare le elezioni.7 Dopo che l'elevazione del giovane principe elettore bavarese Ferdinando Maria, patrocinata dalla Francia e, di conseguenza, dalla Svezia.® era naufragata,* egli appoggiò con tutto lo zelo la nomina dell’asbur-ghose Leopoldo, il quale come re d’Ungheria, per la difesa dell’impero contro i Turchi e per le sue qualità personali offriva tutte le garanzie necessarie per la protezione della religione cattolica.1
      1	Cfr. Zeilschr. des Aachener Geichichtscerein» VII (1885) 42. Da un * Breve del 12 liutaio 1657 al consiglio di « Kappsvilla » risulta che il I'apa vi aveva elargito del denaro per il restauro della chiesa. E pini. Ili, A r c h i v i o segreto pontificio.
      *	Vedi i Brevi ai principi elettori, citati da Levixson nell’J re A ir "" i»slerr. Gesch. LXXIII 168
     *	Vedi Günter nell’fM. Jahrb. XXXVII 379.
*	Cfr. il Discorso pubblicato da A. O. .Meter nelle Quellen u. Forsch. IX
 153 8.
      *	Vedi Mentì I 72; Michael nella 11ist. Zeitschr. C'XVIII 501 s.
      *	Cfr. I’recss nella Hi«l. Viertel fahrsuchr. VII (U**>4) 488 ».
     ’ Vedi Venea. Depeschen I, 22; Palla vicino II 189.
      ’ Vedi SÄVE, Ken*arcalet i Frane fori, Stoccolma, 1869.
     *	Vedi Kiezler VII 25 s.
 *• Cfr. Walewskj, Leo/Hfld I und die heilige Ligue II 22o s.; PribhaV nel VArchiv für ò slerr. Gesch. LXXIII 167 s.; Levixson, Xuntiaturberichte I 55* *•