44)2 Alessandro VII (1655-1667). Capitolo IV. relazione, avrebbe osato tanto, se ancora vivesse; Zucehi è simile a lui per santità di vita e franchezza.1 La visita da Koma venne estesa anche alle diocesi suburbi carie 2 e tutti i vescovi d’Italia e delle isole vennero invitati a tenere dei sinodi.3 Già l’8 aprile 1656 Alessandro aveva esortato i vescovi tedeschi e spagnuoli ad imitare l’esempio di Eoma col visitare le loro diocesi e col convocare i sinodi.4 Anche in Poloni.i venne mandata nel 1657 una simile esortazione.® Già nel primo anno del suo pontificato, il papa si era occupato della riforma dedi ordini. Egli voleva anzitutto rimediare all’abuso per il quale nei chiostri spesso non si osservava la vita in comune. Il 19 aprile 1656 venne prescritta una visita dell’ordine dei Cistercensi. Sulla riforma degli Ordini vigilava severamente il canonista Prospero Fagnani, che anche d’altronde era influente presso Alessandro VII.7 Una salutare misura fu la limitazione delle dispense matrimoniali e l’abolizione della cessione delle prebende per dimissioni, abuso per il quale si erano rese ereditarie in singole famigli«' abbazie e perfino vescovadi.® L’entrata in ufficio dei nunzi, le loro spese e il loro cerimoniale vennero esattamente regolati.9 Importante per il servizio amministrativo ecclesiastico e civile divenne la costituzione del 16 giugno 1659, la quale stabUì le condizioni per l’accesso alla prelatura. Per l’avvenire si prete'« nascita legittima da onesti genitori, condotta moraleretà di 25 anni, quinquenne studio del diritto presso una università, possesso del dottorato in utroque, pratica biennale presso un tribunale eccle siastico, possesso di una rendita annua di 1500 scudi romani, finalmente un esame innanzi alla Segnatura della giustizia. Con ciò l’accesso alla prelatura era reso difficile: solo chi soddisfaceva a queste condizioni aveva diritto di diventare referendario alla Segnatura ed era abilitato per tutti gli altri uffici superiori, fino al 1 Vedi Seri, Corrisp. di Ferii. Raggi, nella /tir. Europ. 1878, V 66s ! Vedi * Cihì. n. Ili 66 della Biblioteca Casa natene« in 15 o in a . » Vedi Bull. XVI 168.. * Vedi • Epist. Il, Archivio segreto pontificio. * Vedi Bull. XVI 313. * Vedi ivi XVII 441. ’ Vedi Basadonna in Berchet II 273. Ranke (III 37), lo chiama »“ nell'ultima edizione Pugnano. Si tratta di un dotto assai conosciuto, eh«-mori quasi ottantenne nel 1678; cfr. Moroni, Indice III 99: li URTE B, Momm-clalor IV, 253 8. * Vedi Sagredo in Berchet II 248; Gérin I 278. Sulle solenni funzioni di abiura degli adepti dell'alchiinista ed avventuriere Borri 1661 in Boni» e Milano vedi Magnocavali.o nell’A rchivio storico Lombardo 3. Serie XXIX (1902), Borri era riparato ad Innsbruck e combatteva il papato. La Curia si adoperò assai per ottenere l'estradizione; vedi Levin'sox, .XiinliaturbericM' I 656. 658 663, 665 s., 685 8., 748. Cfr. anche Kroxes 568. * Vedi Biaupet 59, 63, 312 314: ftim. Quartalsrhr. V 161 ».