:;4 Innocenzo X. 1644-1655. Capitolo I. Stato fu riserbata la sorte, che egli aveva procurato già per molti altri. Panciroh morì quasi in disgrazia il 3 settembre 1651.1 Risultò presto che il Cardinal Pamfih solo non era in grado di dirigere la segreteria di Stato; la sua inesperienza e la sua indolenza erano così grandi, che Innocenzo X si pentì d’averlo fatto cardinale. Inoltre il papa non gli aveva vera fiducia e gli rimproverava spesso di badare più all’interesse della casa Pamfih che a quello del papa; il Cardinal Borghese, così gli osservava, per quanto derivasse dalla famigha Caffarelli, era diventato tutto Borghese.2 Pure esteriormente il Cardinal Pamfili godette tutte le prerogative della sua posizione; abitava negli appartamenti destinati ai nepoti e ricevette anche ricchi benefici.3 Frattanto però bisognava provvedere ad un nuovo segretario di Stato. Invano Astalli cercò di far cadere la scelta su suo cugino Francesco Gaetani oppure su Decio Azzohni, uomo di molte qualità. Il Cardinal Spada, il quale veniva spesso consultato in affari importanti, propose Fabio Chigi, che era stato fin’ora nunzio sul Reno.4 Innocenzo accettò. Egli non conosceva Chigi personalmente, ma apprezzava assai le sue relazioni.5 Chigi abbandonò nell’ottobre 1651 Aquisgrana, nella quale aveva abitato presso i canonici regolari. Mentre si trovava in viaggio, Astalh cercò di mandare a vuoto la sua nomina e di prevenire controdi lui l’ambasciatorespagnuolo, duca d’Infantado, però senza successo.8 L’ultimo di novembre Chigi, preceduto da ottima fama,7 arrivò in Roma. Già nel suo 1 Vedi Servantius, * Diaria, loc. cit.; cfr. Giustinian in Berchet II 94 s.; Arch. liom. X, 318 s. 2 Vedi De Kossi, * Istoria, Val. 8873 e * Diario dell’anno 1650 (di Aniey-den), Barb. 4819, Biblioteca Vaticana. Cfr. Giustinian in Berchet II 127 s. Nella sopra citata * lnstruttione del sig. Baili de Valencè si dice: « Il card. PaintUio è adottivo e adiettivo nella casa del Papa, e buon per lui, se assieme colla berretta se gli fosse potuto dare il cervello. Nel principio non era in grazia, ed in progresso di tempo ha vacillato di tal maniera che talvolta parse stabilito sicuramente e talaltra, vicino a’ precipitii et alle ruine. Non sono in lui qualità singolari, e certo che sarebbe stato proclive a’ passatempi piuttosto che adattato al negotio, quando noa l’havesse ritirato il genio del Papa. Di amore è piutosto francese, ma non sa pigliare la congiontura di mostrarlo ail’occorrenza; è romanesco nè mai è partito da Roma. Ottob. 2175 pag. 7b, Biblioteca Vaticana. a * De Rossi, loc. cit. 11 21 novembre 1650, il caidinal Pamfili aveva ricevuta la legazione di Avignone. * Acta consist., Archivio segreto pontificio. * Vedi Palla vicino I 157 s. 5 Cfr. De Rossi, * Istoria, Fot. 8873, Biblioteca Vaticana. • Infantado ottemperava con la sua condotta alla intenzioni del suo sovrano che in una lettera cifrata, in data Madrid 1651 novembre 29, lo aveva invitato a favorire il Chigi. Archivio del’ambasciata Spagnuola in Roma. 7 « Personnage discret, sage, spirituel et sans vicieuse ambition, homme d’intelligence et de probité » scrive il residente francese Gueffier; Chantelauze Reti 11 340.