Clemente X (1670-1(576). Capitolo IV. anche nella fredda stagione si levava così presto, egli disse di aver fatto sempre così, e poiché se ne trovava bene, non pensava a cambiare.1 Il papa ottantenne aveva bisogno di un appoggio per sostenere il peso degli affari. Egli quindi aveva destinato per questo, subito dopo la sua elezione, il cardinale Paluzzi degli Albertoni, il cui nepote Gaspare aveva sposato l’altrettanto bella quanto modesta Laura Caterina Altieri, nepote di Clemente X ed unica erede degli Altieri.* Al cardinale ed al nepote di lui egli conferì il nome di Altieri.3 Gaspare divenne generale della Chiesa e castellano di Castel S. Angelo, suo padre Angelo, che aveva partecipato alla spedizione di Creta, ebbe l’ispezione delle galere.4 Gaspare, su cui riposava la prosecuzione della famiglia, ebbe i beni privati del papa e il palazzo Altieri, ma alla pari di Angelo dovette contentarsi della sua posizione e non potè immischiarsi, sebbene il papa gli volesse bene, in altri affari.4 La distribuzione degli uffici di Corte rispose ai nobili sentimenti di Clemente X. Un romano eccellente e dotto, Camillo Massimo, divenne Maestro di Camera; dopo la nomina di lui a cardinale, gli successe un altro romano, Alessandro Crescenzi, che viene de- 1 Vedi * Cartari, loe. cit., che si riferisce alla testimonianza del medico di Clemente X. Cfr. la * Relatione del conte di Lucerna, Biblioteca Vaticana e G-ékin II 408 8. * Laura viene esaltata nella « * Relatione del conte di Lucerna » Altieri e Gabrielli a, nel Barlt. 5435, Biblioteca Vaticana. Cfr. anche * Avviso del 3 maggio 1670, Archivio di Stato in Vienna, e la * Relatione del conte di Lucerna, loc. cit. * Vedi * Avvino del 10 inaggio 1670, Archivio segreto pontificio; Guglielmotti 365 ss.; Calisse. Storia di Civitavecchia 460. * Vedi * Relatione del conte di Lucerna, loc. cit.