SCO Alessandro VII (1655-1667). Capitolo II. le sue finanze. Durante questo soggiorno la regina tentò con grande zelo di ottenere libertà di culto per i cattolici in Amburgo e in Danimarca, ma non raggiunse nulla.1 Il 20 giugno 1662 essa era di nuovo in Roma. Comparve ancora subito in veste d’equitazione innanzi ad Alessandro VII che l’accolse molto amichevolmente. Siccome la messa in ordine del palazzo Riario esigeva ancora qualche tempo, essa si trasferì per mezzo anno nel cosidetto casino, una villa nel bel parco del monte Gianicolo, che offriva una magnifica vista sull’eterna città.-Oggi si trova al suo posto il monumento a Garibaldi. I prossimi quattro anni Cristina rimase in Roma, finché le preoccupazioni per l’appannaggio non la costrinsero ad un nuovo viaggio per la Svezia (maggio 1666).3 Questi anni romani appartengono ai più felici della sua instabile vita. Il periodo delle lotte e delle agitazioni era passato; essa si assimilò ora alle abitudini di Roma e si fuse sempre più colla società romana.4 È vero che il suo spirito vivace s’occupava ancor sempre del progetto di trovare aiuti per Venezia contro i Turchi, e che anche agli spettacoli ed alle feste, specialmente ai divertimenti carnevaleschi, partecipava con tutta la gioia di vivere:5 sostanzialmente però essa si dedicava alla sua antica e prediletta occupazione: la scienza e l’arte. La migliorata situazione delle sue finanze le resero possibile di tornare ad appoggiare generosamente i dotti ed a crescere in modo notevole la sua biblioteca e collezioni d’arte. Il filologo Ezechiele Spanheim ordinò la sua preziosa collezione numismatica, una delle più rare di quel tempo, e, grato per i suoi favori, le consacrò la sua celebre opera numismatica che rappresenta un monumento di erudizione stupenda.6 Essa aumentò continuamente con preziosi manoscritti e libri rari la sua biblioteca, già prima ricca di tesori letterari.1 Qui essa ricevette il celebre astronomo Cassini e il mate- 1 Vedi Grauert II 153 6., 163 8., 177 ss.; Bildt 100 ss., 104 ss., 108 ss. Un * Breve elogiativo a Cristina per le sue cure per i cattolici settentrionali, in data 18 marzo 1662, in Epist. VI-VIII, Archivio segreto pontificio. * Vedi Graitert II 181; Claretta 153 ss.; Bildt 111 ss. * Vedi * .Ifi'wo 29 maggio 1666 Archivio segreto pontificio Grauert II 188 s.; Bildt 254 s. * Vedi Berchet, Roma II 286. * Cfr. Clementi, Carnevale 471 ss. * Vedi Grauert li 182; AUgemeine Deutsche Biogr. XXXV 52. Sulla collezione numismatica vedi Bildt, Medailles 20 s., e D. H. Geibler in Corolla Numismatica, Oxford 1906. Cfr. Riv. Hai. numisma!. XX 2, 336 «. 1 La biblioteca della regina toccò al suo erede universale il cardinale Azzolini, il cui nipote la comprò nel 1689 per la Vaticana, fatta eccezione di una parte che fini nell’A rohivio secreto pontificio,e di un’altra che ricevette il cardinale Ottoboni, la quale però, sotto Benedetto XIV, fini pure nella Vaticana. Vedi Arckexholt7 I 270 ss.; Blime III 55 s?; DuniK I