CAPITOLO III. La pace di Vestfalia e lo condizioni religiose della Germania e del-l’Olanda. - I cattolici inglesi sotto Cromwell. - La guerra d’indipendenza e la rovina dell’Irlanda. 1. Fra i rappresentanti diplomatici di Urbano VIII, il compito più difficile era toccato al nunzio di Colonia, Fabio Chigi, vescovo •li Nardo, che aveva da rappresentare la Santa Sede nelle importantissime trattative di pace di Münster.1 Abile diplomatico e compito gentiluomo, Chigi seppe guadagnarsi presto una posizione di considerazione e di rispetto in quella conferenza che più tardi si trasformò in congresso europeo; il suo atteggiamento però non soddisfece da principio gli Spagnuoli, poiché egli aveva anzitutto di mira gl’interessi della Chiesa e non quelli particolari dei singoli Stati. Dopo l’elezione di Innocenzo X gli Spagnuoli credettero giunto il momento di servirsi della diplomazia pontificia per i loro scopi. Ma il ('bigi non era carattere da prestarsi a ciò. Egli non parteggiava nè per la Spagna nè per la Francia, ma considerava come suo dovere di lavorare in prima linea per la Chiesa.2 11 conte Sir-vella, ambasciatore spagnuolo a Roma, spinto da Diego Saavedra, plenipotenziario spagnuolo in Münster, e dal Cardinal Rossetti 1 Sulle * Relazioni di Chigi e il resto del suo carteggio durante il periodo del congresso (nell’ Archivio segreto pontificio e nella rhig., Biblioteca Vaticana). Vedi Appendice n. 2. Chigi abitava a Münster nel convento dei Francescani, come ricorda colà un’iscrizione; vedi Zeitschr. des westjdl. Gesch.-Ver. 3a serie, II 372. L’abitazione era umida e piena di esalazioni ed egli come meridionale soffriva non poco del clima tedesco (Tourtual 25s.). ’Viaggio che fece Msgr. IU. da Colonia a Münster 1644. (Partenza da Colonia il 14 marzo) in Q II 48, p. 183-187. Chig., loc. cit. * « Discessi aspero coelo et infirmo corpore, convalui uteunque . . . lluius tra-«•tatus a divini numinis imploratione facto esordio feliciter atque alacriter fundamenta iacere videbamur, cum repente cessatum est ab eo fervore et lente coeptum progredì». Chigi a Erycius Puteanus, Münster 26 maggio 1644, Barb. 2.">75, Biblioteca Vaticana. s Vedi la lettera di Chig' dell’ll febbraio 1645 in Brom III 391. Cfr. sopra P* 56, n. 6.