568 Clemente IX (1667-1669). Capitolo II. pietà e per umiltà così profonda, che si è già discusso della sua, canonizzazione.1 Grazie al gallicanismo di Luigi XIV i quattro vescovi di Alct, Pamiers, Angers e Beauvais avevano potuto sotto Alessandro V11 ricusare impunemente per tre anni la sottoscrizione al formulario pontifìcio. L’esecuzione dei due Brevi emanati alla fine contro di essi fu posta di nuovo in questione dalla morte del papa. Però, dopo l’ascensione al trono di Clemente IX, il governo francese parve voler prendere sul serio la faccenda. Il suo inviato in Roma. Chaulnes, domandò conferma dei Brevi contro i quattro vescovi, e Clemente IX la promise.2 Il nuovo papa non fece neppure difficoltà, allorché da Parigi vennero richiesti cangiamenti in quella clausola dei Brevi, che vietava ai quattro vescovi di rifiutare alcuni dei loro giudici.® Al papa non sfuggì, che con questa mitigazione si offriva un appiglio agli accusati per protrarre all’intì-finito il dibattimento.4 Una nuova Congregazione cardinalizia venne incaricata di trattare la faccenda giansenistica.® Ma quando avvenne la spedizione definitiva dei Brevi, il dicembre 1667, erano già accaduti fatti, che resero impossibile la loro effettuazione. Clemente TX passava presso i giansenisti per avversario di Alessandro VII;6 perciò ai quattro vescovi parve giusto il momento di giustificare presso il nuovo papa il loro contegno precedente.7 La loro apologia piena di sè non è in sostanza che una aspra condanna della Santa Sede. Le dispute dal tempo d’Inno-cenzo X in poi sarebbero già dimenticate, essi opinavano, se si Breve di Pio X del 25 aprile 1910. in cui l’attività di scrittore del Bona viene esaltata come opportuna, « eum praesertirn haeresis ianseniana per Ecclesia»' ordine» late serperet. et quacumque virus iniecisset smini, oinnein religioni» fervorem extingueret ». 1 Vedi F. Tonei.li nella /¿ir. stor. Benedeti. V (1910) 253 ss., 321 ss. * * Breve del 23 agosto 1667 in Excerpta 1666, f. 384. (Carte dell’eredità Sellili). * * Nuova spedizione dei Brevi del 23 dicembre 1667, ivi, f. 396. Sulla clausola « recusatione et recursu remoti» » vedi GÉRIN II 244 n.; Rapis III 425. * Marescotti, * Relazione (1668), Biblioteca Casanatense in Roma X, VI 34, f. 154 ss. * Composta dei cardinali Ginetti, Ottoboni, Borromeo, Albizzi, Chigi. Piccolomini, Rasponi, Rospigliosi, Azzolini, Celai. * Excerpta i. 422, loc. cit. * [Yaret] 1 144. ’ Lettera del 28 agosto 1667 in [Varet] I 391-398. Essa, del resto, venne firmata dal Caulet e dal Pavillon solo alla fine di settembre, dai due altri vescovi solo in ottobre; vedi Dubrcel 222.