276 Innocenzo X. 1644-1655. Capitolo Vi. risultò soffocò in altri luoghi dello Stato pontificio la voglia d’insorgere; soltanto Perugia prese un atteggiamento minaccioso; m riuscì tuttavia a calmare i cittadini colle buone.1 Nuovi guai derivarono dalla repressione della rivolta di Napoli, donde singole bande ripararono nello Stato pontificio, dal quale eseguivano delle predonerie sul napolitano. Ma anche in Roma comparvero delle losche figure dal segno meridionale; qui e si trovarono protezione presso l’ambasciatore francese, che est«'(‘ il diritto d’asilo del suo palazzo anche alle case vicine; colà si potevano vedere a centinaia questi « Masanielli », come li si chiamava.-Grandi inconvenienti causò in seguito anche l’agire degli arrola-tori spagnuoli, ciò che nell’anno giubilare del 1650 condusse a scontri sanguinosi.3 Quanto doveva rincrescere tutto ciò specialmente a Innocenzo X, che poneva tutta la sua ambizione nel conservare in Roma l'ordine e la quiete, e di non tollerare alcuna oppressione dei deboli da parte dei potenti!4 Come un beneficio fu apprezzata la circostanza che Innocenzo X si accinse a far pagare ai baroni i loro debili. In tal riguardo quegli che faceva peggio era il giovane duca di Parma, Ranuccio II Farnese; egli si rifiutò di soddisfare i creditori della sua banca ipotecaria romana (« Monti Farnesi »), 1® cui entrate si fondavano sui redditi di Castro e Ronciglione, e con cui venivano gravemente danneggiate molte opere pie, orfani e vedove.4 Innocenzo X, molto alieno da complicazioni guerresche,' indugiò a lungo prima d’intervenire, benché Ranuccio lo provocasse, anche col suo comportamento, in questioni puramente eccle- per il tumulto ivi seguito alli 6 di luglio 1648, ma non dico ove tale man » scritto si conservi, lo non ho potuto scovarlo. Un documento dell’A r c h i v i " di Stato in Roma cita il Ciampi (52 e 396). Cfr. anche i * dispa*1'1 di Giustinian (Archivio di Stato in Venezia) citati dal Bros<*h (I 415) e Denis I 176, 182 8. Nel 1653 avvenne in Fermo una nuova rivolta; vedi De Rossi, • Istoria, Val. 8873, Biblioteca Vaticana. * Vedi URoseli I 416, secondo i ’dispacci di Giustinian. * Vedi Justi II 165. * Cfr. sopra pag. 140. * Vedi A. Contarmi in Berchet, Roma II 69; Ranke III 30. Cfr. aneli' Ciampi 108 s. l'er tener lontano da Roma la peste che faceva strage in Bologn-» (vedi l'iscrizione in Keyssler II 494) vennero emanate nel 1652 severi-misure; vedi * Editti V 61 p. 99 ss.. Archivio segreto pontificio. * Vedi Deone (Ameyden) in Ranke III 30. Cfr. anche * Acta con***1 al 19 luglio 1649, Archivio segreto pontificio. * * S. S**, la quale è alienissima dalla guerra e per propria natura e per la quiete d'Italia (Savelli il 10 luglio 1649. (Archivio di Stato *11 Vienna). Cfr. * Deone (Ameyden) al 17 luglio 1649: «Il papa nel pri»>" giorno del pontificato mi disse: Vogliamo che Roma sia allegra, ma non voglia"1" soldati ». ('od. 1833 (XX III 21) della Biblioteca Casanatense i® Roma.