L’aiuto del Papa a Venezia. 267 « ate l'ima con l'altra, e anche l’indeciso ed estremamente economo Innocenzo X non era Pio V. Alla richiesta di Venezia che voleva cresciuta la sovvenzione egli rispose: ciò che, dati i mezzi limitati della .Santa Sede, era possibile, egli l'avrebbe dato; ma che cosa giovava se egli avesse contribuito con una nave di più? Si rivolgessero i Veneziani alla Spagna e alla Francia: anche Pio V nella sua crociata s'era valso dell’aiuto straniero!1 Nel novembre il papa, a cui anche la protezione delle coste dello Stato ecclesiastico eau->ava importanti spese,2 concesse ai Veneziani il permesso di arruolare soldati sul territorio della Chiesa. Nello stesso tempo egli fece il possibile per sollecitare i negoziati di MUnster e si rivolse al re di Polonia, affinché questi ponesse in moto contro i Turchi i Cosacchi,* finalmente egli scrisse anche allo scià di Persia,4 dal quale egli sperava un attacco contro Bagdad.5 Ma in tal riguardo c’era poco da sperare. Francia e Spagna si guardavano in cagnesco e badavano solo a farsi tra loro il maggior danno possibile. Quando la Signoria veneziana insistette presso l’ambasciatore spaglinolo, affinchè cercasse almeno di ottenere un armistizio per mare, onde lasciare mano libera alla Francia, perchè potesse accorrere in soccorso con tutte le sue forze, egli respinse questo suggerimento coll’osser-vare, non stupirsi egli affatto che la Francia si entusiasmi per la • ausa della repubblica e cerchi di guadagnarvi anche la Spagna, poiché il re francese era in procinto di porre l'assedio a Tarragona, e allora niente gli poteva riuscir»* più gradito che il distorre la flotta spaglinola dal liberare quella città.* L'ambasciatore francese a Venezia, Grémonville, era dell’opinione che la Spagna faceva solo un finto giuoco, quando si dava l’aria di partecipare ad una lega contro i Turchi, poiché in tutto ciò accarezzava semplicemente il proposito di rivolgere le forze così unite a propri«» vantaggio contro la Francia. Contemporaneamente, (tremoriville ricordava la gelosia dei Veneziani contro la Francia e il loro egoismo. Se noi ci trovassimo in un imbarazzo, cosi scriveva, quale è quello in coi si trovano essi, e avessimo bisogno del loro aiuto, non ce 1 accorderebbero giatuitamente, ma saprebbero certo cavarne per 'è qualche vantaggio.7 * Cfr. le * Istruzioni cifrate al N'unxio di Venezia A. * <*i del 14 e 21 ottobre e 4 novembre 1645. Xunziat. di Venezia 70, Archivio »«greto pontificio. 1 Cfr. * Avrito del 15 *ett«mbre 1646. Archivio segreto pon-tifieio. * Vedi le * Cifre al Nuntio di Venezia dell* 11 e 18 novembre 1645. loc. cit. * • Breve del 30 gennaio 1646. Kpitl. Il III. Archivio aegreto Pontificio. Siccome non segui alcuna risposi a. venne emanato un nuovo * Hreve il 31 agosto 1647. ivi. * Vedi * Acta consta., H«rb. 29IS. P. 1. Biblioteca Vaticana. * Vedi ZiNKKiSKN IV 575*. ’ Vedi Darc. flint, de Veni** IV. 526.