536 Alessandro VII (1655-1667). Capitolo VI. Come Alessandro VII rivolse le sue cure alle grandi basilichi-di Roma, S. Pietro, il Laterano, il Panteon, così fece anche per i grandi palazzi. Il Vaticano era stato già congiunto con S. Pietro mediante il magnifico scalone detto scala regia; inoltre ricevette per mezzo del Bernini un particolare ornamento nella decorazioni-della sala ducale.1 Il Quirinale, abbellito già dagli affreschi di Pietro da Cortona,* venne aumentato di un’ala per la dimora della famiglia pontifìcia.3 Sorse una nuova moneta,4 l’Università ebbe una sede più degna,® il palazzo della Propaganda nel 1W>2 ebbe la forma definitiva della facciata laterale,® l’ospedale di Santo Spirito nel 1664 la costruzione della sua facciata posteriore ver>o la Lungara.7 Cosi la munificenza di Alessandro VII s’era rivolta a tutti gli edifici più importanti di Roma e, come diede lavoro agli architetti, cosi anche ai pittori. Di questi occupò un’intiera schiera nella decorazione della grande galleria del palazzo del Quirinale, nel quale preferiva abitare.® La direzione suprema nell’esecuzione di questi affreschi che comprendevano scene dell’antico e nuovo Testamento venne affidata a Pietro da Cortona;* ma non ci fu quasi pittore a Roma che non venisse impiegato in questi lavori: accanto agli italiani Pier Francesco Mola, Ciro l'erri. Lazzaro Baldi, Guglielmo Cortese (Borgognone) Carlo Maratta, Giovanni Francesco Bolognese, compaiono anche stranieri, come Gaapard Poussin ed i fratelli Giovanni Paolo e Egidio Schor di Innsbmck.1 1 Frasciietti 324; I,KTAKOUILI.V-SlM11. 11 22; Escher 28; Morom IX 153; ReymoND 142 s.; TaJ A 196; FERRARI, Stucco 81. * Vedi sopra ]>. 516. * X0VAJS8 X: Alrtuandm VII n. 77; FraSCHETTI 297. 4 Ciaconius IV 726. * Vedi «opra p. 509 s. * likmpki.. Horromini 100 ss.; GVKI.ITT. Borock 362; WEISBACH 29. l’A r c h i v i 0 della Propaganda in Roma (Fabrica IGH3. p- 3 '• 1659-1600) Pagamento a ; Gius. Paglia Domenicano aiutante architetto * fabrica del Collegio Urbano de prop. fide ». ’ Fraschetti 297; Forcella VI 441. * Sorse allora la questione se non fosse pih conveniente che il Papa •*'" tasse in Vaticano; vedi - Scritture contrarie del cardinale St. PaHavicin» *■ del >1. Luca Olstenio, sulla questione nata a tempo di Alessandro VII. >“ * Pontefice piit convenga di abitare a San Pietro che in qualsivoglia altro lu" '1 della città». Roma 1776. Cfr. Forcella I 112. * Moiloc IPietro da Cortona 16) giudica «u lui: «Tra il Remini suini«1"'' di masse poderose e il Borromini cesellatore di fini gioielli. Pietro da Corion* è l’artista che seppe equilibrare in opere perfette le due opposte tendente l'architettura barocca ». '• I freschi del 1660 sono dopo il 1870 |ier lo più coperti. Cfr. 1’ ».«O T'ite I 138. 150; Bellori. Vite 111 148; Xoack, I)cHt*che* Lebcn i» B°m !l Sui due Schor cfr. anche O7701.A nel « Corriere d’Italia » 31 mano 1808; Ilf petti. Palazzi Beali l (1911) 52 s. Anche Salv. Rosa dipinse nel Quirin.»