560 Clemente IX (1667-1669). Capitolo II. S. Pietro non solo fu decorata con le immagini dei nuovi santi t migliaia di lumi, ma anche con gli arazzi di Raffaello.1 Nel 1668 venne riorganizzata la Congregazione dei Regol L’altra per le Indulgenze, già costituita provvisoriamente da Clemente VIII, fu trasformata da Clemente IX con bolla del t» 1 glio 1661) in una Congregazione stabile, che doveva occupa dell’esame e della concessione di indulgenze e del giudizio l’autenticità delle reliquie, ed opporsi a ogni abuso introducent in questo campo.8 Così giunse a conclusione il sistema delle c< gregazioni permanenti fondato da Sisto Y. Roma contava allora fra le sue mura un santo vivente. 1 un semplice frate francescano, Carlo da Sezze. Nato nel 16 egli era stato nella sua gioventù pastore nella Campagna. A vi -tidue anui prese l’abito di san Francesco, nel 1646 entrò nel c< -vento di S. Pietro in Molitorio e più tardi a S. Francesco a Ri] . Sebbene senza nessuna cultura superiore, compose tuttavia ui serie di libri di devozione mistica, che furono tra gli scritti di edi (•azione più prediletti del secolo xvn. Molti delle classi inferiori di quelle elevate lo scelsero a proprio direttore spirituale; am i Clemente IX lo stimò assai e più di una volta lo fece chiamar* sè. Carlo da Sezze ricordava molto Filippo Neri; alla pari di qu< -egli aveva una venerazione tutta particolare per le catacombe di S. Sebastiano. Allorché Carlo, per semplicità e purezza vera imn gine del Poverello di Assisi, il 6 gennaio 1670 venne a morte no convento di S. Francesco a Ripa, la grande venerazione del popol' per lui si manifestò in maniera commovente.4 Da una generazione i sovrani rivolgevano a Roma ree lari sugli abusi, che andavano congiunti all’immunità delle chi*' 11 5 luglio 1668 Clemente IX dichiarò la sua intenzione di prov vedere in proposito.* Una Congregazione apposita fu inean * Vedi * Enfino del 4 maggio 1669, loc. cit. * Bull. XVII 654 s. * Vedi ivi 805; MOBOXl XVI 216 88.; Bangen 247 8.; Aiuil. ¡»rii ponti/. 1855, 2270; PHILLIPS VI 659 8.; IIlNSCHIUS I 473 8. * Vedi Ant. Maria i>a Vicenza, Vita dtl 6. Carlo da Seztt, Venezia ISSI. 242s., 256, 261 s. Le spoglie mortali di Carlo vennero prima sepolte nell» cappella di sant’Antonio, oggi consacrata a santa Giacinta, poi (1711) ebbero un nuovo collocamento presso un pilastro nel mezzo della chiesa. Il 4 novembre 1881, nell'imminenza della beatificazione, il corpo venne novament* di» seppellito, e furono trovate in parte ancora le ossa, mentre il resto era andato in polvere. Il cuore, tuttavia, che era stato custodito immurato, insieme col reliquiario in cui ai trovava, nella ex-cella di S. Francesco convertita in cappella, fu trovato incorrotto, sebbene disseccato e rimpiccolito. I.a igcrUioiv sepolcrale primitiva è in Forcella IV 417. * Quanto segue, secondo un manoscritto dell’eredità del cardinale Gentili, acquistato da me in Koma nel 1902; « • Atti della Congregatone particolare deputata dalla santa memoria di Clemente IX e confermata da X. >• Cl<*