224 Innocenzo X. 1644-1635. Capitolo V. contro i Gesuiti: prima della sentenza papale essi avevano trovato nelle cinque proposizioni il calvinismo, ma ora di ciò non «i (tarla più ed invece vi trovano condannati i più celebri e i piò marcati principi di Agostino. Un opuscolo, seguito immediatamente dopo, si propone di dimostrare quest’accusa nei suoi particolari.1 Secondo queste Giansenio insegnerebbe attorno agli argomenti toccanti le cinipie proposizioni lo stesso che Agostino; se si condannasse dal papa Giansenio, rimarrebbe colpito del pari Agostino: questo è in breve il contenuto del secondo opuscolo. Il terzi»1 precisa ancora più esattamente il punto di vista sostenuto d’ora in poi dai giansenisti. Non è credibile, si dice, che il papa abbia esaminato se le cinque proposizioni siano contenute nel Giansenio. Poiché se c.'li avesse ordinata tale ricerca, avrebbe trovato che esse appunto non vi si trovano.* In Roma si è soltanto esaminato se le proporzioni siano vere o false, ma non se siano di Giansenio.* Ed ora sotto il nome del Giansenio dovrebbero essere ripudiati i più sicuri principi di Agostino! Si esamini se V Agostino di Ypres coincida con quello di Ippona. Se questo esame non venisse fatto e si vole -e carpire la condanna del Giansenio, con ciò non si riuscirebbe certamente a far breccia.* Un quarto opuscolo non giunse più in tempo per essere presentato all’assemblea del clero, ma, dei tre primi, ogni vescovo ne ricevette una copia, nel marzo del 1654. Ad Arnauld non riuscì però di trattenere i vescovi dal fare un passo contro i giansenisti. Per consiglio del De Marca, il Mazz:> rino aveva deciso di convocare tutti i vescovi presenti a Parigi ad una riunione per condannare assieme a loro l’opuscolo sul tri plico senso delle cinque proposizioni. Tuttavia l’assemblea non accettò l’abbozzo della condanna compilato dal De Marca,* ma il giorno 9 marzo elesse un comitato di 8 prelati7 per riferire sulla inventfo pour éluder le jugement de l’Égliiie». Lettera al inarœriallo de Bel-lefond* del 30 «cttenibre 1677, CorrttfMmdamrr. éd. Ch. Urbain rr K. I.EVESQC*. II. l’arijp. 1909. 51. 1 « Mémoire« nur le deaaein qu'on le« Jé»uito* de faire retomber la cen»ur> de« cinq pr»|MMitiona itur la véritable doctrine de S. Augustin m>u» le nom d«-Janaéniu* • (O.'urre» XIX 196 M.). * • Êclairriwement nur quelque« nouvelle« objection». ... ob il e»t montré que ee que le« JfauiU* «'efforcent de (aire, ne peût qu'allumer le (eu d'une tri» grande division dan» l'élite > ivi 208 m.) * Ivi 213. * Ivi 22«). * Ivi 221. * R*hsî II 306 m. ’ Krano gli arriveacovi Aubu»on di Kmbrun. Bouthillior di Tour». Harla> di Kouen. Marra di Toloaa. i veacovi Attichi di Autun. Itertier di Montau ban. Molhr Houdenrourt di Kenne« e Lcarot di Chartre*. Gbkiikko* II 225 m.