Religiosità della Regina. tappeti murali che venivano da Stoccolma. Il Papa ammirò questi tesori non meno che la grande quantità di sculture ed altri oggetti artistici, per prendere '\Tisione alla fine, da buon conoscitore, dell'incomparabile biblioteca.1 La benevolenza di un Papa come Alessandro VII, tanto severo ..l inesorabile in questioni morali, è la prova migliore che sono -.■n/a fondamento le svantaggiose dicerie diffuse dai nemici di Cristina e dagli invidiosi, sulla sua condotta. Come altre persone appartenenti alle classi elevate, anch’essa non potè sfuggire alle odiose mormorazioni di un’epoca incline alla calunnia, tanto meno, in quanto essa colla sua franchezza senza riguardi e colla sua rudezza provocava addirittura la pubblica opinione. Se si esaminano più attentamente codesti scritti libellistici, si nota che proprio quelli i quali fanno di tutto per calunniarla, non sanno portare alcun fatto in prova della sua presunta immoralità.2 Non mancano del resto anche testimonianze positive in favore di Cristina. In uno - ritto molto sicuro sulla situazione d’allora della ('orte romana viene espressamente rilevato che l’insozzare la vita che conduceva •* Koma Cristina equivaleva a non averne alcuna cognizione o i colorire di nero intenzionalmente contro scienza e coscienza, e < >ntro l’evidente verità, testimoniata da milioni di persone. Non 'i può, vi si dice, negare che la regina esercita molto zelantemente