I lavori clol Bernini in S. Pietro. S’incominciò colla demolizione nell’aprile ÌGIG.1 Del resto Bernini mantenne il suo posto di architetto di S. Pietro, ma negl’incarichi artistici del nuovo papa dovette dapprima star dietro ai suoi rivali Borromini, Algardi e Rainaldi. Ma il Bernini durante questo periodo penoso non si perdette d';umno. Quanto confidasse nella sua stella è dimostrato dalla circostanza. ch’egli, nello stesso tempo che creò per il Cardinal Cornaro in S. Maria della Vittoria la celebre «estasi di santa Teresa»,* lavorava ad un gruppo allegorico in marmo « 11 tempo scopre la verità ». Difatti già l’anno dopo egli riusciva col suo geniale progetto per la fontana monumentale in piazza Navona a rientrare completamente nelle grazie del papa. Ben presto Innocenzo gli diede due altri grossi incarichi: l’abbozzo di una colossale statua equestre dell’imperatore Costantino per l’atrio di 8. Pietro e la direzione delle decorazioni dei pilastri delle sei capelle nel corpo principale di questa basilica. La statua, sotto Innocenzo X, non oltrepassò gl’inizi. Alla decorazione marmorea dei pilastri Bernini potè dedicarsi con tanto maggior successo, in quanto egli no aveva preparato i progetti, già prima che lo colpisse la disgrazia 'lei nuovo papa.3 Il sistema da lui applicato è stato giudicato assai diversamente. Non si può senz’altro assentire a chi lo ha trovato semplice, e «legno.4 I colori non sono scelti bene, predomina troppo il giallo e specialmente se lo si confronta colla decorazione dei pilastri delle cappelle gregoriana e clementina il complesso ci lascia un effetto d’insoddisfazione. Sul marmo colorato, con cui il Bernini rivesti i pilastri, egli fissò dei medaglioni sostenuti da putti. Nei superiori e negl’inferiori si vedono i ritratti in busto «li papi santi, nei mediani gli emblemi del papato, il triregno e le chiavi, sotto, in medaglioni più piccoli, la colomba col ramoscello d’olivo dello stemma Paratili.5 Mentre veniva eseguito questo lavoro, i discepoli «lei Bernini eseguirono le grandi figure di stucco, rappresentanti le virtù, che vennero applicate agli archi «lei pilastri «Ielle sei • appelle laterali della navata centrale.* Inoltre il papa, elio s’inte- * Vedi Gigli in Frasckbtti 163 e V Avviso dell’8 aprile 1646, pubblù’ato nuovamente da Denis (I 35). ’ Su quest'opera d’« inaudita originalità », che »petuw venne giudicata ''<•*1 falsamente, vedi Brinckmann, Barorlcxkulplur 11 240 h*.; Hrnkauh •7 M. * Vedi RtEGL, Baldinueci 155 m. * Bòhn, Bernini 84; cfr. 65. * Boxassi, Xumijmiata templi Vaticani 136 e tab. 57; RbtMOXU, Bernini 101-104; Th. Hoffmann, Ent*trhung*ge*chichte von SI. Peter (1928), 282, 287. I ritratti dei papi secondo Migliami (Il 104) nono dello scultore francese -Vicola Sale. * Già al 3 febbraio 1647, ancora dunque nel periodo di di*«ra*ia del Bernini, viene riferito: « P. In/iocenxo X «i trasferì da Monte Cavallo a San