94 Innocenzo X. 1644-1655. Capitolo III. sti per coprirne una signora eretica non poteva esser cosa (la recar gloria al re cristianissimo. Longueville rispose che per una signora così virtuosa non si poteva mai far troppo.1 I diplomatici francesi pensavano solo ai loro interessi, politici e qui raggiunsero quasi tutto quello che volevano: il confine del Reno, il completo rilassamento della federazione dell’impero e l’impotenza del potere imperiale. La sorte dei loro correligionari tedeschi li lasciava indifferenti. Ben più accorto fu il contegno dei rappresentanti della Svezia: non meno zelanti dei Francesi nel perseguire i loro scopi politici, prestarono però nello stesso tempo il più forte aiuto ai loro correligionari protestanti. La pace di Vestfalia, « la più grave umiliazione fino allora subita dalla Germania »,2 significava il definitivo naufragio della restaurazione cattolica, la cui vittoria appena vent’anni prima era sembrata così vicina. Fu essa a porre il sigillo al sistema, introdotto anzitutto dai protestanti, del dominio dei principi sulla religione e sulle coscienze.3 Confermando di nuovo la così detta pace religiosa d’Augusta, venne solennemente riconosciuto il principio delle Chiese territoriali: « a chi appartiene il territorio, appartiene anche la religione », principio che trovò un limite soltanto nell’anno di base 1624. A parte lo stato di possesso, garantito da questo limite di tempo, anche il più piccolo Stato dell’impero otteneva il diritto di determinare la fede dei suoi sudditi, cosicché ogni cattolico dal suo signore protestante e ogni protestante dal suo sovrano cattolico poteva venir costretto a cambiare religione o a emigrare. Questo « diritto di riforma », garantito nel 1555 solo agli Stati dell’impero di confessione cattolica e augustana, venne ora esteso anche agli aderenti della dottrina calvinista. Ciò che i vincitori, gli Svedesi ed i Francesi, avevano ottenuto con la pace nel campo politico, cioè l’estremo indebolimento dell’Impero colla sua decurtazione territoriale e la sua dissoluzione in parecchie centinaia di staterelli, venne ancora completato colla scissione religiosa. Il popolo tedesco, forte una volta nell’unità della sua fede, si decompose ora definitivamente in cattolici, luterani e calvinisti; ma l’esistenza giuridica della nuova fede veniva comprata coll’ esaurimento del-l’Impero.4 Immenso danno della Chiesa e dei suoi diritti importava il fatto che nella conclusione della pace era contenuta la conferma del trattato di Passavia e della pace religiosa di Augusta, e che il primo gennaio 1624 venne stabilito come norma per l’esercizio 1 Vedi Adami, ed. Meiers, Lipsia« 1737, c. 27. 3 Kaser, Das Zeitalter der Reformation und Gegenreformation, Gotha 1922, 204. 3 Vedi Döiainger, Kirche und Kirchen 58 s. 4 Parere di Stegemann, Der Kampf um den Rhein, Berlino 1925, 236.