Preparazione alla conversione. \.mo. «Alla fine d’aprile, posi dice la stessa regina nel suo manifesto, era ferma in me la decisione di diventare cattolica ».* D’ora in poi l’intenzione di mutare religione appare in stretto nesso con la rinunzia al trono che Cristina aveva annunciato già nell’estate del 1651, invitando Macedo a Roma. Cristina sapeva molto bene a quali pericoli ella si esponeva col passaggio alla religione cattolica, e quali ostilità essa tirerebbe su m- con tal passo, sia in Svezia che nei paesi protestanti. Era quindi naturale che cercasse un appoggio. Dopo che Casati al principio del maggio 1652 era stato spedito in gran segreto a Roma con una lettera al generale dei Gesuiti,* la regina si confidò ( ni suo medico francese Bourdelot e coll’ambasciatore spagnuolo l’imentel. Bourdelot ricevette l’incarico di sondare a Parigi se ella, dopo la rinuncia al trono, potrebbe prendere dimora in Frauda, senza tuttavia accennare comunque al mutamento di reli-uione. Pimentel dimostrò alla regina che il governo francese, • urne pure l’imperatore, dovevano aver troppi riguardi per hi v czia e le consigliò perciò di affidarsi all’aiuto del re di Spagna, Filippo IV. Cristina accolse tale suggerimento, il 13 maggio 1653 Malines partì per Madrid per ottenervi una lettera del re di spagna a Innocenzo X in favore di Cristina; egli ricevette anche lettere della regina per il Papa, per il segretario di stato Chigi, l"-r il Cardinal nepote e per il generale dei Gesuiti,* col quale ultimo Cristina stava in continuata corrispondenza.4 Nomi convenzionali vi velavano il segreto. Pimentel, che stava per venir richiamato, avrebbe dovuto appoggiare personalmente Malines in Madrid, ma non viaggiare in comune con lui, poiché ora che già parecchie persone erano iniziate nel segreto, il pericolo dello scoprimento aumentava. Alla ''•rte di Stoccolma già nel 1652 circolavano delle dicerie intorno •‘Ha conversione della regina, delle quali ebbe sentore anche il musico italiano che colà dimorava.® Dopo che nell’anno seguente 1 Arckf.niioltz 1 512. * Vedi la * Relazione di ('aitati loc. cit. Cfr. Palla VICINO 348. 1 Vedi la Relazione di Malines loc. cit.. 255 8., che evidentemente ebbe •“•tt'occhio Pallavicin'O (I 348). * 11 carteggio di Cristina col generale dei Gesuiti è conservato nolo in parte "•■Il Archivio della compagnia di Gesù, perchè la maggior parte delle lettere vennero distrutte subito dopo il loro arrivo a causa del ’“'■greto che esigeva l'imminente conversione. D'ambo le parti vennero scelti "‘•mi convenzionali e questi oltre a ciò mutati ancora parecchie volte. I Mktz-lrr S. i, una pubblicazione fui Rapporti di Cristina colla Compagnia di '’<*¡1, specialmente prima dell’epoca della sua conversione, farà ulteriori comu-"'l’aiioni. * In una * memoria della conversione della Regina Christina di Svetia '•Archivio segreto ponti(icio),.Viscell. I 1 », f. 256), si legge: cominciò a sentire che la Regina Christina di Svezia clic haveuse pensiero