Circolare ai Vescovi.
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   La circolare di Godeau è tenuta in altro tono.1 1 vescovi vi vengono invitati ad accettare il decreto papale per la concordia della Chiesa e a farlo promulgare dai parroci. Nella pubblicazione però si dovrà « procedere con tale cautela che nessuno - dunque neanche i giansenisti - abbiano motivo di lamentarsi ».* Non si dovranno difendere le dottrine ripudiate, ma nemmeno allontananti dai termini della costituzione. Di Gianscnio neppure una «illaha: il suo nome non viene neppur fatto.
   Naturalmente in Roma non si fu contenti dello espressioni equivoche di Godeau. Lagault scriveva «hi ceda1 che la coni* pdazione della circolare non si sarebbe potuta affidare a mani peggiori di quelle di Godeau. Ciò nonostante segui allora nelle singole diocesi piuttosto rapidamente la promulgazione della decisone papale; a metà settembre pochi vescovi rimanevano ancora indietro;* alcuni emanarono speciali lettere di ringraziamento al papa, cosi quelli di Noyon, Cahors, Grenoble, Meaux, Poitiers. l-a lettera di De Marca al papa venne diffusa nella traduzione fiuncese e portava le firme di C2 vescovi.4 Il re stesso ringraziò il papa per la costituzione e promise di nuovo la sua esecuzione; del che Innocenzo X nel concistoro del 2*2 settembre espresse la «u» soddisfazione.*
■' * landa la dottrina gallicana della superiorità del concilio uni pupa: * • Rnim-'*rn prue gaudio me continere vii puaaum. quin Beatitudini Vratrae grntulcr, <jaod eia» auapirii*. agente me liac in cauHa. altera illi laurea placide obvenerit d<- aententia illa l'ariaienaium nomine fainiwa, qua« «ummutii de rebua (idei ludiciutn Papa« una cum concilio generali vindicahat. Contrariati! epiatulae irudena inaerai Kolamque Retri cathedrae communionein et aiirtorilatem ¡ul Umnandaa hacrmea valutane quondam, eadeinque no« fide imbuto« illuni in V. bodie colere docui, et ab epiacopia ut nubacriberetur obtinui. l-a India •b lentie X contro Lutero non eaaere alata dapprima pubblicata, a canna d» I gallicanismo imperante, ma al ano poato aolo un eatratto autografo dal re.
•	Vuae in poalerum non «unt aubaecutura. |MMtquani noti miIuiii esemplo, aed Hiam epiMolac nvagiaterio. aatagente me, contrariain «ententiam epiacopi ¡’"•fiteantur • ( Excerpta 105 J-M t. »2» a. loc. cit.). Cfr. Hoi-hi-on 12.
    *	Su lui A. OMWST, Ani. Gadram. rrtqur de dm tur ri de Vitmee, un de* rirmien membra de l'AcadJmte jron^aiee IH 15 72. Parigi 1900; G. DotJBLKT. '•°deom, Mi/ue de (¡ratte ri de Vence 1606-72, Parigi 1911 -1913. (>od«au fu «i» buon veacovo, ma « il ne aait paa diacerner l'hér&tie naiaaante, il flirta avec rii*». iRtr. dkt.l de tK^iee de Frante IV (1013] 800). Cfr. anche lUt *-•»«Txrjt. WrlUiteial» r V 291 aa.
    *	• * Voua iinlonnant en outre de voua gouvemer eri cette publication *»*c Unt de aageaae, que voua De donniej aujei à aucun de *e plaindre ». f-"erp!a 1653-46 t. »30. loc. cit. 31.
   *L'1I agnato 1653. in Rimi II 132.
    *	* Ragno il 12 settembre Ift53. loc. cit. Vero che alcuni « l'Iianno fatta pubblicare in lingua latina in alcun luoghi dove aono poche peraone che l'intendono ».
    *	• firrerfAa 1651-46 I. 886. loc. cit.
    *	Ivi I. 842. • Ringraaianuttlo per la dertalune, del vnacovo di Xoyon W 24 agoato. di Cabota del I settembre. di Grenoble del IO agosto. di