Le fontane in piazza S. Pietro. - La cappella Altieri. Piazza S. Pietro ebbe sotto Clemente X un abbellimento meraviglioso. Paolo V vi aveva fatto collocare dal Maderna, dal lato verso il Vaticano, uno splendido getto di fontana dell’altezza di 14 metri. Clemente X decise di farvi la corrispondente dall’altra parte. A questo scopo si dovette portare innanzi tutto la grandiosa fontana di Paolo V nel suo posto attuale; si vide però, che l’Acqua Paola non forniva acqua a sufficienza per le due fontane, cosicché si dovè ingrandire la conduttura verso il lago di Bracciano. Durante i lavori necessari per questo il papa, morì.1 Opera pietosa fu la decorazione della cappella di famiglia degli Altieri in 8. Maria sopra Minerva. Ancora oggi vi si vedono le pietre sepolcrali di Altieri Corraducci, morto nel 1431 a centodieci anni, e di Angelo Altieri, vescovo di Sut ri, che raggiunse i novanta, .luche due fratelli del papa, il cardinale Giambattista e Marzio, come pure suo padre Lorenzo erano stati sepolti colà. Clemente X fece adornare la cappella ricchissimamente con decorazione, marmo e pittura, secondo un progetto del cardinale Massimo. Per i sepolcri del padre e del fratello Giambattista furono eseguiti busti di marmo da Cosimo Fancelli. L’altare nuovo, ebbe un quadro di Carlo Maratta: S. Pietro presenta alla Madre di Dio i cinque santi canonizzati da Clemente X. Le pitture del soffitto sono del Baciccia.2 La spesa totale ammontò a 12.000 scudi.3 11 12 agosto 1672 Clemente X visitò la cappella abbellita così splendidamente.4 Nel palazzo di famiglia, invece, fatto costruire dal cardinale Paluzzi-Altieri5 presso la chiesa «lei Gesù a opera di 1 Vedi * Cartari, loc. cit. Cfr. Fraschetti 396. s Vedi Tm 158».; Bertiiier, L'église de la Minerve, Home 1910, 200 », Cfr. Forcella I 416, 420, 502; Bellori III 159 s. a Vedi * Cartari. * Vedi * A vriso del 13 agosto 1672, Archivio segreto pontificio. * (jrURMTT, Barockstil 433. A causa dello stato di salute vacillante di Clemente X il cardinale Altieri fece affrettare il più possibile la costruzione; vedi la * Relazione del cardinale d'Assia a Leopoldo 1 del 2 aprile 1672, A r -ohivio di Stato in Vienna, e* Lettera di I’. Mocenigo ad Alvise Contariin del 3 giugno 1673, secondo cui vi si lavorava giorno e notte: « È finita la scala maestra che riesce molto lucida et è tanto magnifica, maestra e bella, che Roma non ne ha un altra che l’appareggi. Si perfectionan'i presto la prima facciata del palazzo ». Cfr. dello stesso * Lettera del 4 novembre 1673: 11 palazzo sarà capace per cinque corti, che tanto ne fanno qufci signori, compreso quella del sig. cardinale ». Vedi anche Cartari, * .Memorie, e A demollo, Il matrimonio di suor Maria l’ulcheria 17-19. La citata relazione del cardinale d’Assia descrive la biblioteca del palazzo (vedi Kankk III, append. 196; cfr. Blcme III 176 ss.), ma non menziona la scala famosa (vedi Gurlitt, loc. cit.). La spesa ammontò secondo il Cartari a 300.000 scudi. Il soffitto del salone per le feste fu decorato da Carlo .Maratta con un affresco; vedi Bellori 160 s. * Conti delle pitture del palazzo nella Biblioteca Altieri in Roma, Misceli. I.