Prosecuzione della vertenza coi Barberini. 43 avesse chiesto il permesso, non l’avrebbe ottenuto. Il discorso finì con una minaccia: Le Maestà loro potrebbero essere costrette a cercare dei mezzi per proteggere il loro onore. Dopo che il duca di Orléans e il principe di Condé s’erano dichiarati d’accordo, il Mazzarino disse alla fine netto e crudo che il re saprebbe vendicare una persecuzione dei Barberini.1 Questa manifestazione venne letta anche all’ambasciatore di Venezia e ai rappresentanti di Toscana e di Firenze.8 Se ne fecero circolare delle copie in Francia e anche a Roma. Le pubblicazioni allora comparse in itahano e francese, sia in favore, vuoi contro il Mazzarino, provano quanto tale dimostrazione avesse scossa l’opinione pubblica. Il conflitto sarà quindi innanzi oggetto appassionato di infinite pubblicazioni.8 Per spaventare il papa, il Mazzarino fece correre la voce che i Barberini sarebbero stati indennizzati con l’entrata di Avignone, e che si poteva pensare anche ad un concilio di quanti erano malcontenti di Roma.4 Poco dopo però, egli disse al nunzio che, per quanto alla corte romana lo si tenesse in poco conto, egli farebbe tuttavia proibire uno scritto del Saumaiso, diffuso in Parigi dal-l’Olanda, contro il primato del papa, affinchè si vedesse quanto alta fosse l’estimazione che godeva in Francia la Sede apostolica.* A Roma intanto sotto la presidenza del Cardinal Sforza si era riunita una Congregazione per esaminare i conti della guerra di Castro. Invitati con autografo del 20 ottobre e con decreto del 16 dicembre Pi45, i Barberini ottemperarono all’ordine di presentare i conti, nelle loro relazioni si trovarono dappertutto delle lacune ed i errori. Perciò vennero sequestrati i loro dejjositi alle ban La ed essi stessi messi sotto sorveglianza.0 Allora anche il Cardinal Francesco e Taddeo Barberini coi suoi quattro figliuoli, nella notte dal 16 al 17 gennaio 1646 fuggirono verso la Francia, 1 Vedi Arsauld, Négociat. I 141 s.; Covili.?: 90 ss. 2 Vedi la * Relazione di Bagno in data Parigi, 24 novembre 1645, in Nunziatura di Francia 92, Archivio segreto pontificio. 3 Vedi Covilo; 93. Ciampi (31 n. 2) elenca gli * Scritti italiani dal ('od. della Chig. I III 87 Biblioteca Vaticana. In parte i medesimi argomenti, ma anche altri, qui pertinenti, trovansi nel Barb. 4673, 5112, 5257, 5393. La Fuga del cardinale Antonio male interpetrata e peggio calunniata, scritta dal genovese Raffaello della Torbe, comparve per le stampe a Perugia nel 1646. Della * « Relazione della fuga de’ Barberini nel pontificato di Innocenzo X » nel Cod. 277 della Biblioteca di Aix. Pastor acquistò in Roma nel 1902 una copia contemporanea. Un « * Discorso contro il cardinale A. Barberini fuggito da Roma» in Ottob. 1289, p. 27 ss., Biblioteca Vaticana. 4 * Relazione di Bagno del 24 novembre 1645, loc. cit. 4 * Relazione di Bagno dell’8 dicembre 1645, loc. cit. 8 Vedi Lin age de Vauciennes 32 ss., 52 ss.; Coville 96 ss. L’ autografo del 20 ottobre 1645 in Barb. 4903, n. 2, Biblioteca Vaticana.