Conflitto per il decreto dell’inquisizione. 505 ma lo stesso fece l’inquisizione romana1 col decreto di nullità del Consiglio del Brabante. Ora l’interniamo ne riferì all’arciduca Giovanni, il quale rispose di dover deferire la cosa a Madrid.2 A questa conclusione verme anche la Commissione composta di due nobili spagnuoli: del Presidente Hovyne e dell’arcivescovo di Malines, incaricati di deliberare sulla cosa.3 Prima ancora che giungesse la risposta del re, de’ Vecchi fece affiggere il decreto ilell’Inquisizione alla cancelleria del Brabante e a due chiese.4 In seguito a ciò il Consiglio del Brabante decise d’interrogare l’in-ternunzio su questo passo e di riferire all’arciduca,5 al quale comunicò anche il suo proposito di emanare nuova dichiarazione di nullità.6 Ma già prima il luogotenente aveva proibito al Consiglio di non fare, nella questione, alcunché senza la sua cooperazione;7 il 6 luglio interdisse ogni nuovo passo, poiché bisognava attendere la decisione del re.8 Essa venne verso la fine dell’anno: la proibizione dell’inquisizione contro le pubblicazioni giansenistiche, intorno alla quale s’era acceso tutto il conflitto, dovette ora venir pubblicata in base a questo ordine del re.9 Naturalmente in Roma non si era taciuto di fronte a questi soprusi del Consiglio. Una lettera all’arciduca10 comunicò il dolore del Papa perchè il Consiglio si era levato contro la proibizione romana dei libri. Le Costituzioni papali e le decisioni dei concili generali in questioni di fede non sottostanno al placet statale. Volesse perciò l’arciduca cassare la proibizione del Consiglio e farla togliere dai registri, cosicché non ne rimanga traccia. Per intanto il Papa non farebbe nella cosa nessun altro passo. 1 * Il 14 marzo 1658, ivi f. 389. 1 * De’ Vecchi il 13 aprile 1658, ivi. s * Lo stesso l’il maggio, ivi. * * Il 13 maggio 1658. Lo stesso il 17 maggio, ivi. 5 * Ivi, f. 443. 6 * Il 22 maggio 1658, ivi. 7 * De’ Vecchi il 18 maggio 1658, ivi. 8 * Ivi f. 445. • * Lettera del nunzio a Madrid del 13 novembre 1658, ivi 472. Ivi 500 s., due * pareri di Rubeis e Laurea, secondo i quali in Belgio d Placet non può venire esteso a cose dommatiche. io * Del 30 marzo 1658, Epist. Alexandri VII a. III-V, n. 84. Un * Breve del 7 agosto 1660 esprime ancora una volta la speranza che l’università vorrà obbedire contro l’errore giansenista. Ivi, a. VI-VIII, Archivio segreto pontificio.