Rigore di (demente IX verso i suoi parenti. 540 ; ' ri alla saggezza. I congiunti di Pistoia, ove si era festeggiata it usiasticamente l’elezione del concittadino,1 poterono venire a ■ una al principio del luglio 1667,* ma con la facoltà di rimanervi lo durante il pontificato del nuovo papa. Il solito appellativo di Don» rimase loro negato. Pure ottenendo posti nell’amministrazione, - il fratello di Clemente IX, Camillo, divenne nel set-■rabre 1667 generale della Chiesa e suo figlio, Tommaso, castellano i Castel Sant’Angelo3 - essi dovettero però contentarsi delle entrate di questi uffici. Poiché inoltre il papa teneva a che i suoi trenti facessero figura conveniente alla loro posizione, essi non oterono accumulare ricchezze o fondare una nuova famiglia di •■poti coll’accrescimento del debito pubblico.* Se i Rospigliosi, he abitarono al palazzo Ludovisi al Corso,4 finirono tuttavia per •ritrare nella serie delle grandi famiglie romane, lo dovettero solo 1 matrimonio del figlio di Camillo, Giambattista, divenuto comandante della guardia pontificia, con una ricca Pallavicino di Genova. Vuche a questo matrimonio il papa non acconsentì che con rilut-anza, perchè la sua intenzione primitiva era stata che i Rospigliosi, dopo la sua morte, rimanessero a Pistoia.® Cedendo su questo punto, Clemente IX tenne fermo rigorosamente a che i suoi parenti non s’immischiassero in affari non di !oro competenza. I Rospigliosi corrisposero interamente alle nobili mire del pontefice. Camillo Rospigliosi si comportava modestissimamente, e dopo la morte della moglie, Lucrezia Cellese, si dedicò prevalentemente ad opere di pietà e di carità. Si lamentava solo qualche volta, che suo fratello, da lui precedentemente sempre aiutato, gli faceva arrivare troppo poco.7 Solo nel 166!» egli ebbe dal papa una donazione più cospicua, ma si trattò anche allora solo del trasferimento dell’eredità privata di lui.® Un contemporaneo descrive Camillo come un nobiluomo vivente all’antica; sebbene non s’intendesse di complimenti, pure egli trattava tutti con gran cortesia. Del resto il papa gli aveva ristretto i poteri di ufficio, dando il posto di governatore di Borgo 1 Vedi Adkmollo, Teatri 98 s., 227 ss.; Beas i 49**. * Vedi * Avvito del 9 loglio 1667, Archivio segreto pontificio. * Vedi • Avvito del 3 settembre 1667. ivi. 4 Vedi la relazione degli inviati lucchesi, loc. cit. 233; Quizmi in Bkrciiet II 331 s.; Brosch, loc. cit. * Vedi • Arvito del 1° ottobre 1667, loc. cit. * Vedi la relazione dogli inviati Iucche«, loc. cit. ’ Vedi ivi 236. * * Donazione di Clemente IX al suo fratello Camillo di tutta la sua porzione patrimoniale paterna e materna, dat. Roma, .Monte Cavallo 1669 gennaio 7; annesso il chirografo sul < fideicommisso Rospigliosi di Pistoia ». Archivio Rospigliosi in Roma.