370 Alessandro VII (1655-1667). Capitolo III. tanto per elevare contro di lui un’accusa; negli articoli iti) e 100 Francia e Spagna si obbligavano ad appoggiare le pretese di t as i d’Bste sulle saline di Comacchio e quelle dei Farnese su Castro. Per risolvere questa vertenza, venne mandato a Roma Carlo Col-bert, che però non riuscì a nulla. Alessadro VII fece rilevare che Castro era proprietà camerale romana, che non poteva venire alienata.1 Nonostante questo piccolo insuccesso, il Mazzarino aveva raggiunta la mèta principale della sua vita: la Germania e la Spagna, erano spezzate e la Francia era divenuta la prima potenza d’Europa. Tutti, anche i nemici più accaniti, s’inchinavano ora d’innanzì i quell’uomo, sulla cui testa una volta i suoi stessi concittadini a vivano posta una taglia.2 Ma il cardinale non doveva godere a lungo 11 suo trionfo, poiché la sua vita piegava oramai alla fine. Aulì sguardi del morente però, l’arresto dell’ambasciatore francese in < o-stantinopoli dovette già presagire la grandezza di un pericolo, del quale Alessandro VII si era occupato iìn dal principio del suo governo, del pericolo cioè che minacciava dall’Oriente. Quando il Papa ringraziò il Doge per le sue felicitazioni, in occasione della sua elevazione al trono, promise a Venezia di appoggiarla nella sua lotta per difendere Creta contro gli attacchi «lei Turchi;3 ma il suo invito alle potenze cristiane di prestare soccorri alla Repubblica,4 cadde su terreno sterile; mentre Venezia ste»a sembrava impegnarsi con più zelo nella lotta contro gli spaglinoli, che contro i turchi.® Ciò vide con grande dispiacere anche Ale>-sandro VII e perciò fece dipendere il suo aiuto dall’impegno della Signoria di rinunciare a siffatti intrighi ed a condurre seriamente la guerra contro i Turchi. A ciò egli ottenne un assenso in termini assai generici.8 Così si spiega che nel dicembre 1655 trovasse credenza la notizia che Venezia stesse per concludere coi Turchi una pace molto sfavorevole.7 A questo fortunatamente non si arrivò. ‘ Vedi Gében I 191 s. L’istruzione per Colbert in Haxotaux, lite utii-Koma l 41 ss. La * risposta a Luigi XIV, in data 16 maggio 1661, nelle K\"'' VI-VIII, Archivio segreto pontificio. * « La paix donne une réputation à M. le cardinal panni aes ennem» même au delà de ce qu’on peut s'imaginer», è detto in un .irriso romano, in Dénis 1 330. * Vedi il * Brevo al doge ilei 24 aprile 1655 nelle Epist. I, Archivi» segreto pontificio. * Vedi i * Brevi all'imperatore e ai re di Francia e Spagna del 5 ?1U‘ gno 1655, inoltre a Genova, Savoia, Toscana, Mantova, Parma. Modena l 12 giugno 1655, Epitst. I, loc. cit. Nuove esortazioni nei * Brevi dell' 11 dicembre 1655, ivi. 4 Cfr. le * Relazioni del Riccardi del 17 e 31 luglio e 28 agosto 1655, A r c h i v i o di Stato in Firenze. * Cfr. la * Relazione del Riccardi del 4 dicembre 1655. ivi. ’ Cfr. la * Relazione del Riccardi del 1S dicembre 1655. ivi.