Ampliamento di Castel Gandolfo. 515 Ma 11011 solo come scultore, anche come architetto, Bernini venne impiegato dal suo alto mecenate. Anche qui egli si dimostrò irrande, specialmente nelle sue Chiese, per le quali creò uno stile nuovo e festoso, come si conveniva al mutato carattere dei tempi.1 Oltre all’arsenale di Civitavecchia 2 e al bel serbatoio dell’acqua acetosa,8 egli ingrandì il Quirinale * e l'ospedale di S. Spirito.5 Per incarico del cardinale Flavio Chigi dal 1665 in qua 8 egli condusse a termine l’edificio, incominciato da Carlo Maderna, del palazzo monumentale Chigi (ora Odescalchi), di fronte ai SS. Apostoli, in maniera così meravigliosa che nella facciata creò addirittura il canone dello stile per palazzi impostosi poi per tutto il prossimo periodo.7 Alessandro VII alla residenza estiva papale di Castel Gandolfo fece aggiungere dal Bernini la facciata e la galleria, dalla quale si jtode la vista sul mare.8 Non lungi dal palazzo il Papa ordinò nel Hitil che si erigesse una chiesa consacrata a S. Tommaso di Vil-lanova.® Per essa Bernini scelse la forma di una croce greca. Oltre questo edifìcio, che dentro e fuori è straordinariamente armonico,10 e che Alessandro VII consacrò in persona nel maggio MU,U Bernini negli anni 1664 e 1665 eresse in Ariccia, di fronte *U]>¡>1. 131). Xella surricordata esposizione si poteva ammirare anche la Rosa d'oro regalata da Alessandro VII al Duomo di Siena. I suoi meriti per le ‘•hiese di Siena sono descritti da Xovaes (X, Alessandro VII, n. 79 ss.). 1 Vedi Reymond 127 s. 3 Thieme III 465. 1 Secondo un’iscrizione del 1661 (cfr. Fraschetti 299) rimasta però allora incompiuta, poiché il lunedì, così annuncia un * Avviso dell’11 marzo 1662 Archivio segreto pontificio) il Papa si recò alla « nuova fabrica presso Acqua acetosa, che S. StA fa fare ». Le iscrizioni sono per lo più datate un po' antecedentemente. 1 1656; vedi Fraschetti 299. 5 In base all’iscrizione 1664; vedi Fraschetti 297 s. * Vedi ivi 298; Hübner II 407. ! Giudizio di Bòhn (90). Cfr. Fraschetti 298 s.; Briggs 36 s.; Reymond •lo. Dopo la morte del cardinal Flavio il palazzo nel 1694 venne affittato e nel 1745 venduto agli Odescalchi; vedi Ashby in Paper* oj thè british School «< Rome Vili e IX. * L'iscrizione di Alessandro VII del 1660 alla facciata del palazzo in Guidi, ['»Ili Albani 61. Cfr. anche Gurlitt 416; Fraschetti 292; Cancellieri, Tarantismo 115 s., 177 s. Dalla Chigi H. II 42, (B i b 1 i o t e c a Vaticana) * ka comunica (Varietà di notizie sopra Castel Gandolfo, Roma 1820, 37 g.), la Descrizione dell’acqua e scandaglio della spesa che si stima onderebbe a coti-‘‘"ria in Castel Gandolfo. Lo stemma Chigi anche sul portale del giardino del Palano. * Iscrizione del 1661 in Guidi, loc. cit. 63. *• Reymond (134) esalta specialmente la cupola; Schradkr qualifica un ' •‘polavoro l’altare di Pietro da Cortona (Campagna 175), riprodotto in Ricci 87. “ Vedi * Avviso del 21 maggio 1661, Archivio segreto ponti- f»c¡ 0 .