I vicari apostolici per la Cimi. 41Í» zione risale ad Alessandro VII, intendiamo dire del seminario delle missioni di Parigi. Già sotto Innocenzo X era nata l’idea di dare alle missioni asiatico-orientali propri vescovi; dopo la -uà morte, l’assemblea generale del clero francese del 1655 cercò di promuovere tale progetto con una supplica a papa Alessandro.1 1 »ue anni più tardi, alcuni chierici francesi in Roma, sotto la direzione di Pallu e per incitamento della duchessa di Aiguillon, diressero al papa una supplica di voler nominare almeno per la Cina e per il Tonehino dei vicari apostolici con poteri episcopali, poiché colà il cristianesimo fioriva con molte speranze; essi stessi sosterrebbero tutte le spese, il Portogallo concederebbe il libero passaggio. o, in ogni caso, si potrebbe prendere la via della Persia e del regno del Gran Mogul.2 Il papa, a cui lo zelo dei sacerdoti rinnovava la memoria dei suoi entusiasmi giovanili per le missioni, promise loro la sua protezione e affidò la trattazione dell’affare a quattro cardinali: Rospigliosi, Spada, Albizzi e Azzolini.3 Ma nonostante le insistenze di Pallu e le promesse dei cardinali non ■i venne ad alcuna decisione, finché Pietro de la Motte Lambert, •l'»po ripetuti e ostinati sforzi, ottenne dal segretario della Propaganda Alberici un colloquio, col quale raggiunse il suo scopo.1 *u parere favorevole dei quattro cardinali, la Propaganda il 13 maggio 1658 propose Pallu e Motte Lambert come vicari apostoli, dopo di che il papa, il 17 agosto, compì la loro nomina; nel ' onsegnare il rocchetto a Pallu lo esortò insistentemente a sopportare le difficoltà che lo avrebbero atteso nella missione.6 Con Brevi del 9 settembre 1659 Alessandro VII confermò la nomina e la cir-"iscrizione dei territori, contemporaneamente col diritto che alla morte di un vicario, l’altro potesse condurre l’amministrazione in entrambi i territori e che potessero consacrare sacerdoti, disponendoli dalla conoscenza del latino;* accanto ai due primi vicari " aggiunse presto su proposta di Pallu la nomina di Cotolendi a 1 II 13 aprile 1655 il vescovo Godeau di Vence venne incaricato delia 'oinpilarione del memoriale il 9 maggio venne letto ed approvato; vedi I-acxay I 21, secondo i protocolli delle AttembUes generale* IV 375. Cìt. sopra P- 146 s. s LaUNay I 25 ss., secondo l’Archivio del Seminario delle Missioni in l’arigi e 1’« Expositio eorum, qnae Romae gesta sunt » del Pallu. * Ivi 29 s. * Ivi 33. * Ivi 34, secondo gli « Acta S. Congreg. », 1657, p. 202. Pallu venne con-->crato dal cardinale Antonio Barberini in S. Pietro, Lambert in Parigi •¡■dl'arcivescovo di Tours. (Laujìat I 40 s.). * Iu* ponlif. I 113 s., e Laujìat I 41 ss. I candidati al sacerdozio bastava '■»pessero leggere e spiegare il canone della Messa e i formulari dei sacramenti; •vevano anche il diritto di sostituire al breviario altre preghiere. Quest’autoriz- 7-wione venne confermata nel Breve di Alessandro del 1665 (Ju* ponti/. I 355 ss., ' Muli, imtron. Porittg. II 109). Cfr. Gasi», Serie* 122 ss., e Jaxn 217 ss.