fi 18 Clemente IX (1667-1669). Capitolo III. fece eseguire un grande spettacolo pirotecnico ideato dal Bernini, che esaltava il papa come principe della pace.1 Il papa fu tanto più soddisfatto per la fine della guerra, in quanto sperava ora in un appoggio efficace dei principi cristiani, specialmente del finora indifferente re di Francia,2 per Creta, che si trovava in grandi strette.3 Egli per suo conto aveva fatto già prima per questo scopo quanto era in suo potere. Nel luglio 1667 Venezia ebbe un donativo papale di 30.00(1 scudi. Fu • anche permesso l’arrolamento di truppe nello Stato della Chiesa e raddoppiato il numero delle soldatesche inviate in Dalmazia. Nell’ottobre furono inviate truppe e materiale di guerra a Venezia.4 In novembre fu consentita alla repubblica l’imposizione di una decima su tutti i beni ecclesiastici del suo territorio.5 Sebbene la Signoria non si mostrasse affatto riconoscente e prò vocassc un conflitto al confine di Ferrara, 6 Clemente IX persistè anche nell’anno seguente nella sua disposizione all’aiuto. Le galere papali furono riparate, il loro comando affidato a Vincenzo Rospi gliosi e posti 20.000 scudi a disposizione della Repubblica per armare un reggimento. 7 Non contento di tutto ciò, il papa si adoperò instancabilmente a riaccendere lo zelo dei principi cristiani in aiuto di Venezia. Dopo terminata la guerra tra Francia e Spagna egli sperava, che le sue esortazioni8 cadrebbero su terreno migliore. Per distornare i Turchi da (’reta e impegnarli altrove egli cere«') d’influire per mezzo della Polonia sulla Russia 9 e, scrivendo direttamente. sullo Scià di Persia.10 Alla fine del maggio 1668 le galere papali fecero vela al comando di Vincenzo Rospigliosi, per unirsi alla flotta veneziana del diritto di nomina per il vescovato di Arras e i nuovi possessi del Belgio in data 9 aprile 1668. Cfr. Gérin II 225. 1 Vedi Gérin II 227. s Vedi Tkui.indkn 66 ss. * Vedi il * Breve a Luigi XIV del 1° maggio 1668 in risposta alla comunicazione dei re « de pace iam certa et paene perfecta » (Kpint. I), e dello stesso giorno una ‘lettera autografa ncU'.lrm. 45, t. 41, p. 109, Archivio segreto pontificio. 4 Vedi Zinkeisen IV 962; Terlinden 76; Gérix II 311 s. * Vedi Bull. XVII 60 s. * Vedi Gértn II 318 s.; Terlinden 77. Sulla politica egoistica d’interessi di Venezia anche nella questione della Lega, vedi Levinsox, Xunltit-turberichte I 580 s. L’Elettore Seliònborn biasima aspramente l’ingratitudine, con cui Venezia rimeritò le fatiche del papa ( Mentz II 196). 5 Vedi Guglielmotti, Squadra 312 8.; Terlixden 85. 8 11 1° maggio 1668 vennero inviati *Brevi al cardinale Aragona, ai duchi di Lorena e di Savoia e all’imperatore (a questo di nuovo il 12 maggio], il 19 maggio al Gran Maestro dei Cavalieri di S. Giovanni. E pisi. I, Archivio segreto pontificio. * Vedi H ‘Breve dell’11 febbraio 1668, ivr. 10 Vedi i * Brevi al « Rex Persaruin » del 19 maggio e 9 giugno 1668, ivi.