Contegno degli inviati giansenùti. 213 Ben diverso era lo stato d’animo della parte contraria. « Considerando tutti gli intrighi e raggiri, così si espresse Lagault,1 posso dire una sola cosa: è opera di Dio. I Domenicani hanno messo tutto in movimento; un cardinale del loro Ordine fece quello che potè, il generale degli Agostiniani eri» loro alleato c a ciò s’aggiungeva un potente intrigo della Francia, del quale s’avrà un’idea chiara appena più tardi, e tuttavia il papa non ha ceduto ». In termini ancora più entusiastici egli scrisse il 9 giugno, sotto la fresca impressiono della decisione, allora allora pubblicata:1 Noti posso più dalla gioia, scrive; se egli e i suoi amici avessero vergata la costituzione di propria mano, essa non sarebbe riuscita meglio. \ ’erano due colpi maestri: il nome del Giansenio nel documento e la condanna della quinta proposizione, nel senso ivi dato; e quando alla fino è detto che le altre opinioni del Giansenio non espressamente condannate non s’intendevano perciò approvate, in verità non si saprebbe dire che cosa ancora rimanga a desiderare. « Dio sia lodato ! Buona notte, al Giansenismo ! » -Ma questo grido di trionfo era prematuro. 1 delegati giansenisti non intendevano di lasciarsi ammaestrare in cose della fede dalla suprema autorità ecclesiastica.* Avendo Innocenzo X concessa loro un’udienza di congedo per il 13 giugno, la maggiore preoccupazione che nutrivano era sul da farsi per il caso che il papa avesse chiesta la lori) firma sotto la sua decisione. Essi si accordarono di scusarsi con la mancata autorizzazione da parte di chi aveva dato loro l'incarico ed, in caso estremo, di dare la firma con la riserva della dottrina della grazia per sè efficace e della dottrina di sant’Ago-'tino.4 Nella loro udienza, nella quale non venne affatto chiesta •a firma, essi chiesero, come di pskssaggio al papa, se egli avesse deciso qualche cosa circa questi due punti. La risposta dovette ««sere naturalmente negativa. Nella loro relazione agli 11 vescovi francesi * essi annunziarono che le cinque proposizioni erano state respinte solo nel cattivo significato che si potrebbe loro attribuire e che essi stessi avevano sempre condannato; contro il significato ehe era posto a base della loro difesa delle cinque proposizioni o meglio contro le proposizioni che essi avevano sostenuto dinnanzi * Il 30 giugno. Rapin II 118. n. I. « Il ne *e peut dire combien d’obntacle* °n forma en France, en Knpagne. en Flandre, en Italie et à Rome mémo, IHnir s'opposer, combien d’intrigue* on fit jouer dedana et dehon» le pala», •fana la ville et dan* la mai*on du pape, pour lui faire changer «le résolution, *aut par le* dégoût* qu’on lui donnoit de l'affaire en elle même que par 1°« défiance* qu'on lui vouloit inspirer contre le France». Ivi IIS. * Ivi 112 n. 1. * Ciò riaulta dalle eaprenaioni in SaIKT-Amocr. même aiwieme da ÜtiHAS <1 47-«l). * Saist-Amouk 533. * Del 16 giugno, ivi 534.