31« Alessandro VII (1655-1667). Capitolo I. dovevano far cambiare di parere il capo della politica francese.1 La risposta da Parigi poteva arrivare appena dopo sei settimane: per altrettanto tempo dunque si doveva trascinare il conclave. Una grave prova di pazienza, tanto più che il dimorare nei mal* arieggiati locali diventava sempre più molesto!2 Al principio di marzo Spada dovette abbandonare per malattia il conclave e più tardi lo seguirono due altri cardinali.3 L’impazienza crescev a giorno per giorno. « 11 mondo aspetta, è detto in una relazioni. del 2» marzo, la Chiesa prega, gli affari soffrono, ma tuttavia la soluzione del nodo gordiano non riesce: giorno per giorno vengono dati i voti, oggi per uno, domani per un altro, ma non si trovi un Pietro a cui tutti possano acconsentire >.4 (ìià si era rassegnati che il conclave durasse ancora un altro mese,* quando finalmente il 30 marzo giunse la risposta del Mazzarino. Essa lasciava liberi i cardinali francesi di votare per il Chigi, qualora non si potesse far passare il Sacchetti.* Ora la pratica del primo poteva venir riassunta di nuovo con speranza di successo. Ma Barberini che non era favorevole al Chigi, creatura di Innocenzo X, credette ora che si dovesse fare ancora un tentativo in favore del Sacchetti. Questi pregò tuttavia di voler astrarre dalla sua candidatura, ciò che fece profonda impressione.’ Dopo che anche il Medici ebbe dato il suo consenso, assieme ai due Barberini e Este, come capi partito, la sera del <> aprile egli si recò nella cella del Chigi per annunciargli che la sua nomina era imminente. Chigi accolse la notizia con grande freddezza e osservò soltanto che sarebbe bene ci pensassero ancora una volta. Si comprende però che il cardinale non potesse trovar sonno: egli sperava sempre che «rii elettori cambiassero parere e riteneva tanto poco sicura la sua elezione 1 Tosto dell» lettera in Ki.m.kk 304 s.. però con data sbagliata: 17 invei tili I? febbraio. Vedi Oérin I 55; ofr. Conciari II 533. Vedi Conciari II 559, s. Il 3 marzo Tommaso Suidoni scrive: * Hog>!' Uniscono 45 giorni che i sig. cardinali entrarono in conclave e pure non ci è novità alcuna da potersi attaccare per la creazione del nuovo Papa . K il IO marzo: * . Ciascuno è stracco, et questo si lungo indugio dispiace grandemente a tutti* (Archivio di Stato in Modena). Il cardinale A. Cibo scrive il 17 aprile 1655 ai duca di Massa: • * Li patimenti del Conclave non sono stati pochi: di freddo, di sonno, vigilie, fatiche et inquietudini sono ben consumati in questa santa elettione. e Dio ci ha fatto gratia a liberarcene, essendo anglista la struttura del conclave, et era non poco il fetore che cominciava a sentirsi ». Archivio di .Stato in Massa. ’ ^ edi le * Relazioni del cardinale M. A. Colonna del 6 e 27 marzo 1655. Archivio di Stato in Vienna. * * .4ccé>o del 20 marzo 1655, Archivio segreto pontificio. * * A erigo del 17 marzo 1655, ivi. * Vedi Eislek 305 s. ' Vedi Palla VICINO 1 246 s. Cfr. * ,4cci*o del IO aprile 1655. Archi vio sej;teto pontificio.