592 Clemente IX (1667-1669). Capitolo II. nunzio.1 Oltre queste istruzioni al nunzio, però, occorreva anche rispondere alle lettere giunte. Il papa quindi emanò il 28 settembre un Breve, in cui per prudenza non rispondeva per ora alla lettera dei Quattro, ma a quella di accompagnamento di Luigi XIV ed esprimeva la sua gioia per « l’obbedienza e la sommissione » dei Quattro « nella sottoscrizione pura e semplice del formulario ». Ove occorresse ancora far qualche cosa nell’affare, il re era pregato d’intervenire per il compimento.2 Il Breve giunse a Parigi l’8 ottobre; due giorni dopo era conosciuto universalmente,3 non precisamente con soddisfazione dei giansenisti, perchè il gran pubblico, che non sapeva nulla delle dichiarazioni segrete, non poteva che esser rafforzato dalle espressioni del papa nell’opinione, che essi si fossero sottomessi sinceramente e senza sotterfugi. Ancor più dispiacere arrecò ad essi un’ordinanza del Consiglio reale in data 23 ottobre 1668. Vi si dice infatti,4 che il papa si è mostrato completamente soddisfatto per 1’« obbedienza » prestata dai Quattro alle costi tuzioni d’Innocenzo X e di Alessandro VII colla loro propria sottoscrizione sincera, colla richiesta di sottoscrizione dei loro sottoposti e colla loro lettera al papa, in cui lo assicuravano della loro sottomissione alle dette costituzioni, il che aveva mosso il papa a dimenticare il passato. Conforme all’esortazione pontificia di combattere coll’autorità reale le discordie « connesse alla condanna del libro di Giansenio » il re comandava inoltre di osservare le dette costituzioni e proibiva, che le varie parti adoperassero nei rapporti fra loro le espressioni di eretici, giansenisti, come pure, che venis- fuit, ut idem Nuntius destre et apposite curet liabere aetum authenticuui subscriptionis formularli, ut de eo in futurum constare valeat. Et quia non videtur convenire, quod S. S. respondeat archiepiscopo Senonensi et episcopi' Chalon., qui scripsere . . . Sanctitati S. atque Eminentissimo Rospigliosi ante-quam constet de subscriptione per actum authenticum, Nuntius sumpta occasione illos certiores faciat non modo animi et propensa*“ in eos voluntatis Sanctitatis S., verum etiam de causa dilationis. ... [Si deve ringraziare anche il RetzJ. Tandem quia D. de Lionne summa et singolari sollicitudine petiit ab eodem Xuutio, ut omnia gesta kueusque pro felici exitu huiusmodi negotii alto silentio iuvolverentur, idque fuisse caute praestitum in Gralliis, ut optimum consilium solerti atque amanti animo datura cum ut ditate et beneficio religioni» catholicae eoniungatur, et dempta ansa iurgiorum tandem novisque rumoribua et dissensionibus, quae oriri ex malitia hominum possent, sedentur atque comprimantur ». Biblioteca Angelica in Roma S. 3, 1, dal Codice del t>. l’ftìiio col titolo: « Jansenio et formulario», seduta del 26 settembre 1668. p. 320. 1 * Del 28 settembre 1668, \ un; ini. ili Frauda 137, f. 61. Archivio segreto pontificio. * [Dumas] II 217. « Tanta sane cum laetitia cognovimus in amplici ac pura subscriptione formularii quatuor illorum episcoporum obedientiam et obsequium ». Ivi III, Ree. 191 s. J [Dumas] II 220. * Ivi 224 sa.